Pressione dell’opposizione sul governo Meloni
Le opposizioni italiane stanno esercitando una forte pressione sul governo di Giorgia Meloni, richiedendo chiarimenti urgenti sulla strategia economica del Paese in risposta ai nuovi dazi commerciali annunciati da Donald Trump. I leader dell’opposizione non hanno tardato a far sentire la loro voce, accusando l’esecutivo e chiedendo la presenza della premier in Aula per un confronto diretto.
Critiche da Giuseppe Conte
Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio e attuale leader del Movimento 5 Stelle, è stato tra i primi a criticare Meloni, sostenendo che sia arrivata “impreparata” all’incontro con le nuove imposizioni. “Ha atteso invano di essere ricevuta alla Casa Bianca da Trump, mentre ha avuto solo un incontro con Calenda“, ha affermato Conte, evidenziando la necessità di riconsiderare l’accordo sulla “Via della Seta” con la Cina, che Meloni ha annullato. “Oggi dovrà andare da Xi Jinping con il cappello in mano”, ha aggiunto.
Le preoccupazioni di Elly Schlein
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha descritto la situazione come una “mazzata per le imprese e i lavoratori italiani”, sottolineando i danni potenzialmente “enormi” che potrebbero derivare da questa crisi. Ha accusato Meloni di aver usato il condizionale per non urtare la sensibilità di Trump, lasciando l’Italia in una posizione vulnerabile.
Matteo Renzi e le conseguenze per le imprese
Matteo Renzi, ex premier e leader di Italia Viva, ha rincarato la dose, affermando che chi sosteneva un legame speciale tra Meloni, Salvini e Trump “mentiva”. Si è rivolto direttamente alle imprese, esprimendo preoccupazione per le conseguenze delle politiche attuali: “Questa destra fa male a tutti, e spero che il mondo produttivo lo comprenda”.
La risposta di Carlo Calenda
Carlo Calenda, in risposta a Matteo Salvini, che aveva criticato l’Unione Europea per i suoi limiti, ha commentato sarcasticamente: “Dovresti decidere se fare la groupie di Trump o preoccuparvi dell’interesse nazionale. Il primo è un hobby, il secondo dovrebbe essere il tuo lavoro”.
Riccardo Magi e l’impatto economico
Riccardo Magi, segretario di Più Europa, ha descritto la situazione come “peggio delle cavallette”, avvertendo che l’Italia, essendo uno dei principali mercati di sbocco degli Stati Uniti, subirà un impatto significativo dai dazi, stimato a oltre mezzo punto di PIL.
Richiesta di reazione immediata da Angelo Bonelli
Angelo Bonelli di Avs ha invocato una reazione immediata da parte del governo, criticando Meloni per la sua richiesta di prudenza di fronte a una minaccia così diretta. “Salvini, solo pochi giorni fa, esaltava le misure di Trump come una grande opportunità ”, ha aggiunto Bonelli, evidenziando le contraddizioni all’interno della coalizione di governo.
La posizione del centrosinistra
Nel frattempo, i rappresentanti del centrosinistra continuano a sostenere che l’unica via percorribile sia quella europea. Francesco Boccia, capogruppo dem al Senato, ha sottolineato l’importanza di una risposta unitaria dell’Europa per contrastare i dazi, richiamando le parole del presidente della Repubblica. Nicola Zingaretti, da Bruxelles, ha avvertito che Meloni rischia di diventare complice della politica di Trump, a scapito degli interessi del made in Italy.