Orsini chiede unità europea e calma sui dazi per proteggere le imprese italiane

Emanuele Orsini chiede coesione europea per affrontare i dazi americani e sostenere le imprese italiane, evidenziando la necessità di un piano strategico per investimenti e innovazione.
"Orsini sollecita unità europea e stabilità sui dazi per tutelare le imprese italiane." "Orsini sollecita unità europea e stabilità sui dazi per tutelare le imprese italiane."
orsini sollecita un'unità europea per affrontare le sfide economiche e chiede di mantenere la calma sui dazi per tutelare le imprese italiane nel 2025

Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha lanciato un forte appello alla coesione europea in un periodo critico per le imprese italiane. Durante un intervento al Tg1, Orsini ha enfatizzato l’importanza di affrontare la questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti con un approccio unito. “Non dobbiamo farci prendere dal panico”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di una reazione compatta da parte dell’Europa per negoziare in modo efficace.

Secondo un rapporto del centro studi di Confindustria, le aziende italiane potrebbero subire perdite comprese tra i 7 e i 14 miliardi di euro, il che si tradurrebbe in una diminuzione dello 0,3-0,5% del PIL nazionale. Orsini ha avvertito sui rischi legati a questa situazione, in particolare sulla possibilità di perdita di posti di lavoro e di delocalizzazione. “È fondamentale agire immediatamente per mantenere le nostre imprese in Italia”, ha affermato.

Strategie per il futuro delle imprese italiane

Orsini ha delineato una serie di misure necessarie per sostenere le aziende italiane in questo contesto difficile. “Serve un piano strategico di investimenti e innovazione“, ha affermato, evidenziando l’importanza di ridurre il costo dell’energia, che rappresenta un gap competitivo rispetto ad altri Paesi europei. Ha anche suggerito di esplorare nuovi mercati, come il Mercosur e l’India, per diversificare le opportunità commerciali.

Il presidente di Confindustria ha espresso preoccupazione per i dazi del 25% imposti sulle auto, una misura che richiede, secondo lui, un’immediata revisione delle sanzioni e degli obiettivi del Green Deal europeo. “Dobbiamo liberarci dalla burocrazia che ostacola la crescita”, ha aggiunto, sottolineando come la semplificazione delle procedure possa creare un ambiente più favorevole per le imprese.

Un appello all’unità europea

In un contesto di crescenti tensioni commerciali globali, Orsini ha ribadito l’importanza di un’azione concertata a livello europeo. “Solo uniti possiamo affrontare le sfide che ci attendono”, ha affermato, sottolineando che la solidarietà tra i Paesi membri è fondamentale per negoziare con gli Stati Uniti. La sua chiamata all’unità non è solo un invito a reagire, ma un appello a costruire un futuro più resiliente per l’industria europea.

Concludendo il suo intervento, Orsini ha esortato le istituzioni europee a considerare le esigenze delle imprese, affinché possano continuare a prosperare nonostante le avversità. La sua visione è chiara: un’Europa forte e coesa è essenziale per la salvaguardia delle imprese italiane e per la stabilità economica del continente.

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