Pakistan esercita pressioni su fratello di Saman, indagine

Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa oltre un anno e mezzo fa, in una foto tratta da Facebook, 19 novembre 2022. FACEBOOK/ SAMAN ABBAS +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ (NPK)

La Procura di Reggio Emilia ha aperto un’indagine su presunte pressioni e minacce provenienti dal Pakistan nei confronti del fratello di Saman, testimone chiave nell’accusa contro i familiari imputati. L’obiettivo di queste pressioni sarebbe quello di far ritrattare le dichiarazioni fatte o di evitare che il giovane testimoni in aula durante il processo. Il procuratore Gaetano Calogero Paci ha aperto un fascicolo contro ignoti e i carabinieri hanno acquisito copia dei messaggi, forniti dallo stesso giovane che sarà sentito in aula il prossimo 27 ottobre.

I contatti con la madre e i familiari in Pakistan

Dagli accertamenti effettuati emerge che il fratello di Saman ha mantenuto contatti con la madre e con altri familiari in Pakistan. Soprattutto dopo l’estradizione del padre, questi contatti si sono intensificati e hanno portato avanti le pressioni nei confronti del giovane. La Procura sta cercando di ricostruire la dinamica di questi contatti e di individuare i responsabili delle minacce.

La testimonianza chiave di Saman

Saman è una testimone chiave nell’accusa contro i familiari imputati. Le sue dichiarazioni sono fondamentali per la ricostruzione dei fatti e per dimostrare la colpevolezza degli imputati. Le pressioni e le minacce nei confronti del fratello sembrano essere un tentativo di mettere in discussione la credibilità delle testimonianze e di influenzare l’esito del processo.

La reazione della Procura

La Procura di Reggio Emilia ha preso molto seriamente queste minacce e ha aperto un’indagine per individuare i responsabili. Il procuratore Paci ha aperto un fascicolo contro ignoti e i carabinieri stanno lavorando per acquisire tutte le prove necessarie. È fondamentale garantire la sicurezza del fratello di Saman e assicurare che possa testimoniare liberamente e senza timori.

Il processo in corso

Il processo contro i familiari imputati è in corso e l’audizione del fratello di Saman è prevista per il prossimo 27 ottobre. La sua testimonianza potrebbe essere determinante per l’esito del processo e per la giustizia nel caso in questione. La Procura sta facendo tutto il possibile per garantire che il giovane possa testimoniare in modo sicuro e senza subire ulteriori pressioni.

Conclusioni

L’indagine sulla pressione e minacce al fratello di Saman rappresenta un importante sviluppo nel processo contro i familiari imputati. È fondamentale che la giustizia venga fatta senza interferenze esterne e che i testimoni possano esprimersi liberamente. La Procura di Reggio Emilia sta lavorando per individuare i responsabili di queste minacce e garantire la sicurezza del fratello di Saman durante il processo.