Una nuova mostra monografica dedicata a Paolo Veronese, uno dei più celebri pittori rinascimentali italiani, sarà inaugurata al Museo del Prado nel 2025. L’esposizione, che si svolgerà tra il 27 maggio e il 21 giugno, è curata dal direttore del museo Miguel Falomir e dall’esperto italiano Enrico Maria Dal Pozzolo. Con 120 opere provenienti non solo dalla collezione del Prado ma anche da diverse istituzioni culturali, l’attenzione sarà posta sull’importanza storica e artistica del pittore veronese.
L’importanza di Paolo Veronese nell’arte occidentale
La decisione di dedicare un’intera mostra a Veronese rappresenta un tributo a uno degli artisti più influenti della storia dell’arte occidentale. Durante la presentazione della programmazione del Prado per il 2025, Falomir ha sottolineato la volontà di rivelare al pubblico le opere di un “pittore dei pittori”, che ha ispirato generazioni di artisti in tutto il mondo. L’esibizione presenterà alcuni dei capolavori più significativi di Veronese, tra cui “Marte e Venere uniti dall’amore” e “Cena in casa di Simone il Fariseo”, opere che testimoniano la grande capacità tecnica e il senso di drammaticità che caratterizzano il lavoro del maestro del Cinquecento.
Veronese, nato a Verona nel 1528 e attivo principalmente a Venezia, ha contribuito in modo notevole allo sviluppo della pittura rinascimentale. La sua abilità nel trattare la luce e i colori, insieme alla sua maestria nel ritrarre soggetti mitologici e religiosi, lo ha reso un punto di riferimento nell’arte europea. Inoltre, l’esposizione rifletterà la varietà della sua produzione, portando alla luce non solo opere celebri ma anche pezzi meno conosciuti che possono rivelare nuovi aspetti del suo genio artistico.
Una mostra che racconta una triade rinascimentale
Falomir ha fatto riferimento al desiderio di completare una sorta di triade magica del Rinascimento veneziano, considerando le precedenti esposizioni su Tiziano e Tintoretto avvenute nel 2004 e 2007. Il direttore ha dichiarato di aver sempre sognato di organizzare una mostra su Veronese per completare questo percorso attraverso gli artisti più emblematici del Rinascimento. La scelta di allestire l’esposizione nelle sale A e B del museo aggiunge un ulteriore valore al progetto, prevedendo una curatela attenta e di alta qualità, in grado di valorizzare la magnificenza delle opere.
Non solo Veronese avrà spazio nel 2025: il Prado si inaugurerà all’insegna di un’ampia varietà di progetti artistici. Questo dimostra l’impegno costante del museo nell’offrire al pubblico opportunità di esplorare e approfondire le storie e le tecniche degli artisti attraverso esposizioni tematiche di grande rilievo storico.
Altri maestri d’arte in mostra
Il Museo del Prado infatti non si limiterà a Veronese. Durante il 2025, si darà spazio anche a un’altra figura iconica, El Greco, la cui mostra sarà inaugurata il 18 febbraio e chiuderà il 15 giugno. Questa esposizione avrà un focus particolare sulle opere create per il Monastero di Santo Domingo El Antiguo a Toledo, un luogo ricco di significato per la carriera dell’artista greco-spagnolo. Inoltre, Falomir ha accennato a prestiti eccezionali come il quadro “Assunzione della Vergine” dall’Art Institute di Chicago, che porterà un ulteriore prestigio a questi eventi.
Un altro progetto significativo è previsto per la fine dell’anno, dal 25 novembre al 1 marzo 2026, incentrato su Anton Raphael Mengs. Considerato uno dei maggiori pittori del XVIII secolo, Mengs avrà l’opportunità di essere scoperto e apprezzato da un pubblico sempre più vasto grazie all’iniziativa del Prado.
Il museo avrà anche delle sezioni dedicate alla Vergine di Guadalupe e un’esposizione dell’artista contemporaneo Juan Muñoz, prevista per l’autunno 2025. Si delineano insomma i contorni di un anno ricco di attività culturali che, per certo, attrarrà visitatori da ogni dove, desiderosi di immergersi nella bellezza e complessità dell’arte.