Parte il primo corso di laurea in Medicina veterinaria nel Lazio: un traguardo per la salute globale

Inaugurato il nuovo corso di laurea in Medicina veterinaria all’Università di Roma Tor Vergata, mirato a formare professionisti per la salute interconnessa di animali, umani e ambiente.
Parte il primo corso di laurea in Medicina veterinaria nel Lazio: un traguardo per la salute globale - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Un grande passo verso il rafforzamento della salute globale si è compiuto con l’inaugurazione del nuovo corso di laurea in Medicina veterinaria all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Questa iniziativa segna una tappa fondamentale nel percorso formativo dedicato alla salute interconnessa di animali, esseri umani e ambiente. I ministri Francesco Lollobrigida e Orazio Schillaci hanno partecipato all’inaugurazione, sottolineando l’importanza di un approccio integrato per affrontare le sfide sanitarie contemporanee. Il corso è attivo a partire dall’anno accademico 2024-2025 e ha già attirato circa 80 studenti dai mille che hanno presentato domanda nei recenti test di ammissione.

La crescente domanda di professionisti veterinari

In Italia, il numero di animali da compagnia è in costante crescita e supera i 60 milioni, di cui il 10% solo nel Lazio. Questo evidenzia un bisogno urgente di medici veterinari altamente formati, capaci di rispondere efficacemente alle esigenze di salute e benessere per gli animali domestici. Con l’aumento della consapevolezza della società riguardo alla cura e alla salute degli animali, la richiesta di veterinari specializzati sta aumentando. Non solo animali da affezione, ma anche gli oltre 40 mila allevamenti presenti nel Lazio richiedono attenzione specializzata per garantire il benessere degli animali da reddito. La formazione di professionisti competenti è quindi essenziale per mantenere standard elevati di salute animale, sicurezza alimentare e gestione delle filiere zootecniche.

I dati recenti raccontano che il Lazio è un importante player nel settore agro-zootecnico. Un numero crescente di cittadini si informa e si educa riguardo alla necessità di cure adeguate per i propri animali, richiedendo di conseguenza personale qualificato e preparato. Le oltre 35 mila figure professionali che già operano nel campo veterinario in Italia testimoniano l’importanza di questo settore, ma i cambiamenti socioculturali richiedono un adattamento delle competenze già esistenti, preparandole per affrontare le sfide future.

Un percorso accademico innovativo

Il nuovo corso rappresenta un’opportunità unica non solo per gli studenti ma per l’intero sistema sanitario e sociale. Si basa sul modello One Health, che enfatizza l’importanza di una visione integrata della salute, riconoscendo che le malattie non rispettano confini tra specie. Ciò diventa cruciale considerando che il 60% delle malattie infettive conosciute sono zoonosi, e il 75% delle malattie emergenti ha origine animale. La formazione sarà quindi orientata a fornire non solo competenze tecniche, ma anche una sensibilità verso una gestione sostenibile e integrata della salute.

Il rettore Nathan Levialdi Ghiron ha dichiarato che il corso mira a integrare teoria e pratica, offrendo agli studenti l’opportunità di mettere in gioco le proprie competenze attraverso tirocini e progetti di ricerca. L’ateneo ha già stipulato accordi con diversi centri di eccellenza, tra cui ospedali veterinari e aziende agricole, per garantire un apprendimento a 360 gradi.

Questo approccio pratico incarna una vera e propria innovazione nel panorama educativo italiano, contribuendo a formare una nuova generazione di professionisti che sa come affrontare al meglio le problematiche sanitarie contemporanee.

L’impatto della Medicina veterinaria nella salute pubblica

La Medicina veterinaria riveste un ruolo chiave non solo nel benessere animale, ma anche nella protezione della salute pubblica. Gli animali, al di là della loro funzione affettiva, sono parte integrante della nostra economia e della nostra vita quotidiana. In questo contesto, i veterinari si trovano a svolgere funzioni di monitoraggio e controllo delle malattie, contribuendo così a mappare e gestire le emergenze sanitarie.

I due ministri presenti all’inaugurazione hanno ribadito come il nuovo corso rappresenti una vittoria sia per l’università che per il sistema sanitario del Lazio. Lollobrigida ha messo in evidenza l’importanza della formazione per la salute pubblica e il benessere degli animali, mentre Schillaci ha sottolineato la necessità di strategie globali integrate e condivise per prevenire le emergenze sanitarie, evidenziando il ruolo cruciale della Medicina veterinaria in questo processo.

Con la creazione di questo corso, l’Università di Roma Tor Vergata si posiziona come un punto di riferimento per la formazione di professionisti con competenze trasversali, in grado di affrontare le complesse interazioni tra salute animale, umana e ambientale. La sfida è ambiziosa, eppure le opportunità che essa offre potrebbero rivoluzionare non solo la professione veterinaria, ma anche il futuro della salute pubblica in Italia e oltre.

Una visione chiara per il futuro

Il presidente della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, Gaetano Penocchio, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di affrontare le emergenze del settore, sottolineando l’urgente bisogno di medici veterinari. Secondo i dati, l’Italia ospita il maggior numero di veterinari in Europa in proporzione alla popolazione, ma l’attrazione di opportunità lavorative all’estero e la tipica occupazione parziale mettono sotto pressione il mercato interno.

La nuova normativa in ambito di sanità animale promette nuove chance professionali, ridisegnando le frontiere del lavoro nel settore. Formare professionisti capaci di operare in modo competente e responsabile sarà fondamentale per garantire un futuro più sano. In questo contesto, il corso di laurea in Medicina veterinaria offerto da Tor Vergata non è solo una risposta a una domanda nazionale, ma un investimento significativo per il progresso sociale e sanitario della Regione Lazio e dell’Italia intera.

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