Il 24 marzo 2025, Pierfrancesco Villaggio, conosciuto come Piero, ha rivelato al Corriere della Sera un racconto emozionante sulla sua vita e sul legame profondo con il padre, il celebre attore Paolo Villaggio, scomparso nel 2017. In un’intervista che trasmette intimità e nostalgia, Piero ha condiviso dettagli della sua infanzia e della difficile battaglia contro la tossicodipendenza, un percorso in cui ha trovato il sostegno incondizionato del genitore.
Ricordi di famiglia
Oggi Piero ha 62 anni e conduce una vita serena accanto alla moglie, Elisabetta De Bernardis, hair stylist di successo nel panorama cinematografico. Durante l’intervista, ha evocato ricordi preziosi legati ai momenti trascorsi con Paolo, come le partite di calcio allo stadio. “Andavamo a vedere la Lazio, la mia squadra del cuore, mentre lui era un fervente sostenitore della Sampdoria”, ha raccontato, evidenziando l’affetto e la complicità che li univa.
Tuttavia, la fama del padre non era sempre facile da gestire per Piero. “A volte mi infastidivo quando le persone ci interrompevano mentre stavo cercando di dirgli qualcosa di importante. Ma alla fine, riconosco che la sua generosità verso i fan era un grande pregio. Solo quando la situazione diventava insostenibile, si spazientiva, ma era comprensibile, vista la sua malattia”, ha spiegato.
Un ricordo particolare è legato all’amico di famiglia, Fabrizio De André, che spesso visitava la loro casa a Roma. “Quando uscivo per andare a scuola, lo trovavo sempre sul divano, vestito, a dormire. Gli chiedevo perché non andasse a letto, ma lui preferiva così”, ha raccontato Piero, rivelando un lato più umano e affettuoso di un’icona della musica italiana.
La lotta contro la tossicodipendenza
Piero ha vissuto un periodo buio, segnato dalla tossicodipendenza. “Mio padre non si è mai vergognato di me, anzi, si è sempre esposto per aiutarmi”, ha affermato. La sua esperienza in comunità è stata intensa: “Dopo aver girato tra cliniche in Svizzera e California, mio padre e mia madre vennero a prendermi per tornare in Italia. Ci fermammo a Parigi e poi andammo a Venezia, dove mi portò a mangiare all’Harry’s Bar, un posto che adoravo. Quando arrivammo in comunità , inizialmente mi arrabbiai, ma alla fine fui io a scegliere di restare”.
La gioia di Paolo Villaggio per la liberazione del figlio dalla tossicodipendenza è stata palpabile. “Ricordo la felicità di mio padre quando ho smesso di drogarmi. È stato un momento di grande liberazione per entrambi”, ha concluso Piero, sottolineando come questa vittoria personale sia stata un traguardo significativo non solo per lui, ma anche per il padre.
In questo racconto di vita, Piero Villaggio non solo rende omaggio alla figura paterna, ma condivide anche un messaggio di speranza e resilienza, dimostrando che, anche nei momenti più bui, l’amore e il supporto familiare possono fare la differenza.