Pietre d’inciampo a Roma: un omaggio commovente alle vittime dell’Olocausto

L'installazione delle pietre d'inciampo davanti il carcere di Regina Coeli dell'artista tedesco Gunter Demnig, in ricordo di due detenuti politici, Jean Bourdet e Paskvala Blazevic. Roma 13 gennaio 2014 ANSA/ANGELO CARCONI

Tentativo di Incendio a Pietre d’Inciampo a Roma

Ieri a Trastevere, ignoti hanno cercato di dare fuoco a due pietre d’inciampo che commemorano la deportazione di Michele Ezio Spizzichino e Amedeo Spagnoletto. Una donna di passaggio in via Dandolo ha notato che le pietre erano completamente annerite. Ancora non si conosce la dinamica dell’atto. Fortunatamente, le pietre sono state ripulite.

Il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, ha commentato l’incidente, affermando che se fosse confermato come un atto di profanazione deliberato, sarebbe estremamente grave. Le pietre d’inciampo hanno un significato profondo e drammatico per la nostra comunità e per tutti i romani, in quanto rappresentano la memoria e l’omaggio alle vittime dell’antisemitismo. Fadlun ha espresso la speranza che non si ripeta ciò che purtroppo sta accadendo in altri Paesi europei, come Parigi. Ha inoltre sottolineato la fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine per garantire la sicurezza e la vigilanza necessarie.