Pietro Sighel: il sognatore del ghiaccio punta l’oro olimpico a Milano-Cortina 2026

Pietro Sighel, talento trentino dello short track, punta alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 per coronare la sua carriera e onorare la tradizione familiare nel pattinaggio.
Pietro Sighel: il sognatore del ghiaccio punta l'oro olimpico a Milano-Cortina 2026 - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Nel panorama dello sport italiano, il nome di Pietro Sighel spicca per il suo talento e per una tradizione familiare che affonda le radici nello short track. L’atleta trentino, con un oro mondiale e sei titoli europei in bacheca, è un rappresentante emblematico del pattinaggio di velocità su ghiaccio in Italia. Con il suo occhio rivolto verso le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026, Pietro si prepara a sfidare le pressioni e le aspettative di un evento che, per lui, rappresenta una tappa cruciale della carriera.

La tradizione familiare nel pattinaggio

Pietro Sighel nasce in una famiglia appassionata di sport, con una storia che lo ha visto spiccare fin dalla giovane età. Suo padre, Roberto, è stato il primo italiano a conquistare un titolo mondiale nello short track, mentre il nonno Mario gli ha trasmesso l’amore per il pattinaggio. Questa eredità pesa sulle spalle di Pietro, il quale, oltre ai successi già ottenuti, intende ora “chiudere il cerchio” sportivo salendo sul gradino più alto del podio olimpico.

A Pechino 2022, il giovane atleta ha già assaporato il significato della competizione olimpica, portando a casa due medaglie, una d’argento e una di bronzo. La prossima edizione dei Giochi, però, si presenta come una sfida completamente diversa. “Milano-Cortina è l’obiettivo più importante” confida Pietro, chiarendo che stavolta la pressione sarà raddoppiata. In questo contesto, la sua concentrazione principale si concentra sulla gara dei 1000 metri e sul team della staffetta per i 5000 metri.

Un allenamento rigoroso e la vita da atleta

Per prepararsi adeguatamente a questa sfida, Pietro si allena ogni giorno nel centro federale di Bormio, dove non è solo. Condivide l’appartamento con la sorella Arianna, anche lei pattinatrice azzurra, creando un ambiente di affiatamento e sostegno reciproco. “È come una sposa” scherza Pietro, descrivendo il loro legame. Allenato dal padre fino ai 19 anni, ha saputo mixare l’allenamento rigoroso con attività diverse che spaziavano dalla montagna al ciclismo e al judo, consolidando un percorso di crescita sempre in evoluzione.

Il regime di allenamento di Sighel è intenso: ogni mattina, le sessioni si prolungano per 2-3 ore, seguite da brevi pause. Le condizioni meteorologiche possono influire sull’allenamento. “Quando non è possibile pattinare, ci si allena anche in bicicletta o sui rulli” racconta. Questa varietà nel programma serve non solo a migliorare la resistenza, ma anche a mantenere viva la motivazione, elemento chiave per affrontare le sfide della carriera agonistica.

Le aspettative verso i campionati futuri

La preparazione per le Olimpiadi è costellata di eventi chiave che contribuiranno a testare l’efficacia del lavoro svolto. A febbraio ci sarà un’importante tappa del World Tour, un test event fondamentale che servirà da preparazione per il grande evento olimpico. “Questa è una grande opportunità per misurarsi con il livello internazionale” afferma Sighel, mostrando la consapevolezza delle sfide in arrivo.

Subito dopo, ci si prepara per i campionati mondiali in Cina nel mese di marzo. L’allenamento estivo e le tappe di Coppa del Mondo saranno altre occasioni per accumulare esperienza e punti preziosi per qualificare l’Italia a Milano-Cortina 2026. “Il mio hobby? Il divano!” sorride Pietro, riflettendo sul fatto che il tempo per il relax è scarso.

Passione per lo sport e ispirazioni

Oltre allo short track, Pietro Sighel è un appassionato di sport in generale. Condivide il suo amore per il calcio, seguendo le partite delle squadre più promettenti. Tuttavia, le sue celebrazioni e i suoi sogni si concentrano sulle tracce di ghiaccio. Il suo tifo si rivolge a Valentino Rossi, che rappresenta per lui un esempio di dedizione e successo.

La sua determinazione a vincere è forte e porta con sé un significato speciale. “Vincere per mio padre, per la mia famiglia e chiudere così il cerchio dei miei sogni” afferma Pietro, consapevole delle sfide che lo attendono. Con un background ricco di storie e conquiste, Pietro Sighel non vedrà l’ora di scrivere il prossimo capitolo nella sua saga sportiva durante le Olimpiadi, un sogno che ha l’opportunità di coronare nel palcoscenico più importante.

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