“Pillole online per combattere la violenza di genere sistemica: scopri le strategie efficaci e le risorse disponibili”

Un fermo immagine del video diffuso dai Carabinieri in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne ANSA/CARABINIERI EDITORIAL USE ONLY NO SALES

Una risposta diffusa e sistemica alla violenza di genere

Mentre si avvicina la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il collettivo di insegnanti “Cattive Maestre” ha deciso di prendere posizione contro la violenza di genere, proponendo una visione transfemminista per la scuola. Contrariamente alle misure proposte dal governo Meloni, il gruppo ha deciso di pubblicare sei brevi video sui propri canali social, affrontando tematiche cruciali per un cambiamento culturale radicale.

I punti chiave della proposta

Finora, “Cattive Maestre” ha affrontato quattro punti fondamentali nei loro mini-video. Il primo riguarda l’educazione sessuo-affettiva, sottolineando l’importanza di una formazione adeguata per gli studenti, al fine di promuovere relazioni sane e consapevoli. Il secondo punto riguarda la formazione dei docenti, che devono essere preparati a gestire in modo efficace e sensibile le problematiche legate alla violenza di genere. Il terzo punto affronta l’approccio interdisciplinare, sottolineando la necessità di coinvolgere diverse discipline per affrontare la violenza di genere in modo completo. Infine, “Cattive Maestre” ha sollevato la questione della carriera Alias, evidenziando la necessità di garantire pari opportunità e giustizia di genere nel mondo del lavoro.

Una visione contro l’emergenza

Secondo Serena, insegnante di lettere di una scuola media di Roma e membro del collettivo, la violenza di genere non può essere affrontata come un’emergenza isolata. È un problema sistemico e strutturale che richiede una risposta diffusa e sistemica. “Se consideriamo la violenza come un’eccezione alla regola e non forniamo una formazione adeguata, rischiamo di non affrontare il problema in modo efficace”, afferma Serena all’ANSA. “Dobbiamo evitare di patologizzare chi commette questi gesti e adottare un approccio tecnico. Solo così potremo affrontare la violenza di genere alla radice”.

Le “Cattive Maestre” hanno deciso di prendere posizione e proporre una visione transfemminista per la scuola, al fine di combattere la cultura patriarcale. La loro proposta mira a promuovere una formazione adeguata, un approccio interdisciplinare e pari opportunità di carriera per tutti. Mentre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne si avvicina, il collettivo di insegnanti si impegna a diffondere la loro visione e a promuovere un cambiamento culturale radicale.