Fiumicino, 26 marzo 2025: La situazione tesa dei piloti di EasyJet
La tensione è alta all’aeroporto di Fiumicino, dove i piloti di EasyJet proseguono il loro sciopero, iniziato da Filt-Cgil e Uiltrasporti. Questa protesta, ora al secondo giorno, è stata indetta per denunciare presunti comportamenti discriminatori da parte della compagnia aerea. I sindacati affermano che EasyJet non riconosce adeguatamente la rappresentanza sindacale, che include oltre il 20% dei piloti, evidenziando una crescente disparità di trattamento rispetto ai colleghi in altre nazioni.
Le questioni sollevate dai sindacati
Le problematiche evidenziate dai sindacati non si limitano alla rappresentanza. Si fa riferimento anche alla chiusura simultanea delle basi di Venezia e Tolosa, in Francia, che ha generato disparità economiche fino al 75%. Inoltre, i rappresentanti sindacali lamentano la mancanza di riconoscimento di strumenti di tutela sociale essenziali per i lavoratori. Nonostante EasyJet stia vivendo un periodo di espansione senza precedenti in Italia, con profitti che raggiungono nuovi record, i sindacati segnalano una costante diminuzione delle risorse destinate al personale italiano.
Richiesta di dialogo costruttivo
In questo contesto, Filt-Cgil e Uiltrasporti esprimono preoccupazione per l’assenza di dialogo da parte dell’azienda. I sindacati auspicano che EasyJet possa cambiare rotta e avviare un confronto rispettoso e costruttivo. Tuttavia, avvertono che, qualora la situazione non migliori, saranno costretti a intensificare le loro azioni sindacali per garantire che le istanze dei piloti vengano ascoltate.
Il futuro delle relazioni sindacali nel settore aereo
La situazione attuale non solo mette in evidenza le difficoltà interne alla compagnia, ma solleva anche interrogativi sul futuro delle relazioni sindacali nel settore aereo. Con un panorama in continua evoluzione e la crescente pressione per garantire condizioni di lavoro eque, il dialogo tra EasyJet e i suoi piloti diventa cruciale. La speranza è che si possa trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti, evitando ulteriori conflitti e assicurando un ambiente di lavoro più giusto per tutti.