Premio Archivio Aperto a “El Juicio” di Ulises de la Orden: Un’opera d’arte che sfida i confini della percezione.

epa10889910 Argentine film director Ulises de la Orden poses for the photographers during the presentation of the film 'The Trial' during the 71st San Sebastian International Film Festival (SSIFF), in San Sebastian, Basque Country, Spain, 29 September 2023. The Donostia Zinemaldia Festival Internacional de San Sebastian runs from 22 to 30 September 2023. EPA/JAVIER ETXEZARRETA

Il documentario ‘El Juicio’, diretto dal regista argentino Ulises De La Orden, ha conquistato il premio come Miglior Film alla 16/a edizione del festival di Fondazione Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna. Il film ricostruisce il processo alla Junta Militar argentina del 1985, utilizzando 530 ore di filmati d’archivio. Dopo la première mondiale al Festival del Cinema di Berlino, ‘El Juicio’ è stato presentato in anteprima italiana nella città emiliana. La giuria ha elogiato il documentario definendolo “un grande dramma umano di profondo spessore morale”. Il film, che si è imposto su 19 pellicole in concorso provenienti da 20 Paesi diversi, offre una riflessione sulla storia recente dell’Argentina e invita a non ripetere gli errori del passato.

Premi per il Miglior Cortometraggio e l’Uso Artistico delle Immagini d’Archivio

Il premio per il Miglior Cortometraggio è stato assegnato a ‘Mast-Del’, diretto dalla regista iraniana Maryam Tafakory. Il cortometraggio è stato definito un “poema cinematico di grande raffinatezza” che esplora la realtà delle donne iraniane attraverso uno sguardo intimo sul loro spazio privato.

Il premio per il Miglior Uso Artistico delle Immagini d’Archivio è andato a ‘A History of the World according to Getty Images’, diretto da Richard Misek. Il documentario offre uno sguardo sul più grande archivio privato di immagini al mondo, che ha raccontato la storia del Novecento. Il film invita anche a riflettere sulla necessità di preservare il passato e la memoria, opponendosi alla privatizzazione di questi importanti patrimoni.

Menzione speciale per ‘Kim’s Video’

Infine, una menzione speciale è stata assegnata a ‘Kim’s Video’, diretto da David Redmon e Ashley Sabin. Il documentario racconta la storia del leggendario negozio di noleggio di film rari nato a New York e successivamente trasferitosi a Salemi, in Sicilia, prima di scomparire. Il film si distingue per il suo approccio giocoso alla cultura cinematografica e per la sua indagine giornalistica sulla politica culturale italiana.

Questi premi dimostrano l’importanza del cinema come strumento per raccontare storie significative e stimolare la riflessione sulla società e sulla storia. I vincitori hanno saputo utilizzare l’arte cinematografica per esplorare temi complessi e offrire al pubblico una prospettiva unica.