Presentato un Manifesto per umanizzare le cure oncologiche e migliorare il supporto ai pazienti

presentato il manifesto per migliorare l’umanizzazione delle cure oncologiche, coinvolgendo istituzioni e associazioni per affrontare il benessere psicologico dei pazienti e combattere lo stigma del cancro.
"Manifesto per umanizzare le cure oncologiche e migliorare il supporto ai pazienti" "Manifesto per umanizzare le cure oncologiche e migliorare il supporto ai pazienti"
"Manifesto per umanizzare le cure oncologiche: un passo avanti per migliorare il supporto ai pazienti nel 2025."

Presentazione del manifesto per l’umanizzazione delle cure in oncologia

Un evento di grande rilevanza si è svolto presso la Camera dei Deputati, dove è stato presentato il Manifesto per l’Umanizzazione delle cure in oncologia. L’incontro, promosso dall’onorevole Simona Loizzo, capogruppo della Commissione Affari Sociali, ha riunito istituzioni, associazioni di pazienti e professionisti del settore sanitario, tutti uniti con l’obiettivo di migliorare il benessere dei pazienti oncologici.

Un incontro di collaborazione

Il 11 marzo 2025, la Sala Stampa della Camera ha ospitato un variegato gruppo di partecipanti, tra cui rappresentanti di Merck, un leader nel campo scientifico e tecnologico, e le associazioni di pazienti Ailar, Walce e Palinuro. Insieme, hanno firmato il Manifesto, impegnandosi a promuovere azioni concrete che pongano la persona al centro del percorso di cura e a combattere lo stigma associato al cancro. Il documento evidenzia che, nonostante i progressi nella ricerca, il cancro continua a colpire milioni di persone, alterando le loro vite e imponendo percorsi terapeutici complessi e impegnativi sia fisicamente che emotivamente. Ogni anno, nel mondo, si registrano oltre 20 milioni di diagnosi di cancro, con una previsione di aumento del 77% dei nuovi casi entro il 2050 rispetto al 2022.

Proposte per un futuro migliore

Il Manifesto propone l’introduzione di percorsi psico-oncologici strutturati e personalizzabili, in linea con le raccomandazioni del Piano europeo di lotta contro il cancro e del Piano oncologico nazionale 2023-2027. Questa iniziativa mira a rafforzare gli interventi psico-sociali nei reparti di oncologia, affrontando l’impatto emotivo della malattia, che spesso porta i pazienti a sviluppare ansia e depressione, compromettendo la loro prognosi complessiva.

“L’umanizzazione delle cure in oncologia è un obiettivo fondamentale per garantire ai pazienti una qualità della vita che vada oltre la semplice cura fisica”, ha affermato l’onorevole Loizzo. “Desideriamo coinvolgere i pazienti nei processi decisionali riguardanti le cure, affinché le loro esperienze possano contribuire a un approccio sempre più attento ai bisogni insoddisfatti di chi affronta queste patologie. Non possiamo ignorare l’impatto psicologico devastante che una malattia oncologica può avere sulla persona, ed è per questo che è urgente integrare la figura del psico-oncologo nel sistema sanitario, come già proposto dalla nostra legge”.

Un impegno collettivo necessario

Durante l’incontro, è stato sottolineato che per raggiungere l’obiettivo di umanizzare i percorsi terapeutici è essenziale un rinnovato impegno collettivo. Questo deve comprendere la prevenzione, la diagnosi precoce, la presa in carico tempestiva e un’assistenza olistica. Un simile sforzo richiede la piena adesione di tutti gli attori, sia pubblici che privati, del sistema salute.

“Grazie ai notevoli progressi compiuti dalla ricerca, i pazienti oncologici hanno visto aumentare le opportunità di guarigione”, ha dichiarato Ramon Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia. “Nel nostro impegno a rispondere ai bisogni ancora insoddisfatti, non possiamo dimenticare l’importanza di tutelare il benessere complessivo del paziente come parte integrante del percorso terapeutico. Il Manifesto per l’Umanizzazione delle cure in oncologia nasce proprio da questo presupposto e mira a mettere in atto azioni specifiche e concrete, grazie alla collaborazione di tutti noi firmatari. È solo l’inizio di un percorso che ha nel benessere del paziente il suo obiettivo principale.”

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