Proteste cittadine per il Multinazionale Baker Hughes: Corigliano Rossano mantiene saldo il proprio presidio

l comitato civico “Giù le mani dal porto” a Corigliano Rossano mantiene saldo il proprio presidio, mostrando una netta opposizione al progetto di investimento annunciato dalla multinazionale americana Baker Hughes. La preoccupazione principale riguarda le possibili ricadute negative sulle attività locali dello scalo, con un occhio di riguardo alla flotta di pescherecci.

La Protesta in Dettaglio

I cittadini del comitato esprimono chiaramente la loro intenzione di non sciogliere il presidio, evidenziando il timore che l’investimento di Baker Hughes possa danneggiare le attività portuali locali, mettendo a rischio in particolare la flotta di pescherecci e le connesse attività economiche.

Richiesta di Incontro al Presidente della Regione

Per affrontare le preoccupazioni e discutere delle possibili soluzioni, il comitato ha inviato una lettera al presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Nella lettera, firmata da 19 membri del comitato e guidata dall’ex senatrice Silvana Abate, viene espressa la richiesta di un incontro per esaminare a fondo il progetto di Baker Hughes e valutare le sue implicazioni sul territorio.

Presentazione del Piano Industriale

Il 19 gennaio presso la sede dell’Autorità portuale di Corigliano-Rossano, il presidente del Sistema dei Porti Calabresi, l’ammiraglio Andrea Agostinelli, insieme al management di Nuovo Pignone Baker Hughes, presenterà il piano industriale proposto per lo scalo di Schiavonea. Questo evento sarà cruciale per fornire ulteriori dettagli e rispondere alle preoccupazioni sollevate dal comitato e dalla comunità locale.

La tensione tra il desiderio di sviluppo economico attraverso investimenti stranieri e la difesa degli interessi locali è chiaramente evidente in questo contesto, e sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.