Proteste di Ultima Generazione al ristorante Cracco: 12 attivisti colpiti da provvedimenti legali

manifestazioni pacifiche al ristorante cracco di milano portano a provvedimenti legali contro attivisti di ultima generazione e accendono il dibattito pubblico sull’attivismo e la legge.
"Proteste attiviste al ristorante Cracco: 12 persone coinvolte in provvedimenti legali." "Proteste attiviste al ristorante Cracco: 12 persone coinvolte in provvedimenti legali."
proteste di ultima generazione al ristorante cracco: 12 attivisti affrontano provvedimenti legali per le loro azioni di sensibilizzazione

Manifestazioni al ristorante Cracco

Il ristorante Cracco, situato nella storica Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, è stato recentemente al centro di manifestazioni promosse dal movimento ambientalista Ultima Generazione. Queste azioni di protesta si sono svolte nei giorni 19, 23 e 26 marzo 2025 e hanno coinvolto dodici attivisti, i quali hanno subito provvedimenti legali da parte delle autorità.

Provvedimenti legali e conseguenze

Il questore di Milano ha emesso un totale di venti provvedimenti, che includono sette avvisi di avvio del foglio di via obbligatorio, due fogli di via e undici divieti di accesso ai locali pubblici, noti come Dacur. Questi provvedimenti riguardano sette uomini e donne italiani, le cui età variano da 21 a 71 anni. In particolare, due donne di 30 e 29 anni hanno ricevuto un foglio di via della durata di due anni, mentre gli altri attivisti hanno ottenuto avvisi di avvio del foglio di via.

Caratteristiche delle manifestazioni

Le manifestazioni si sono distinte per il loro carattere pacifico, sebbene incisivo. Dopo aver consumato all’interno del ristorante, gli attivisti hanno esposto uno striscione con la scritta “Ultima Generazione – il giusto prezzo” e si sono seduti a terra, opponendo resistenza passiva. Tuttavia, il 23 marzo, alcuni manifestanti hanno imbrattato gli arredi del locale, un’azione che ha suscitato particolare attenzione e condanna.

Restrizioni imposte

I provvedimenti legali impongono ai destinatari di non tornare nel comune di Milano, salvo per comprovate esigenze di salute, studio o lavoro, previa autorizzazione della Questura. I Dacur, invece, vietano l’accesso e la permanenza nei pressi dei locali pubblici del centro città, rendendo le manifestazioni di Ultima Generazione un caso di studio interessante sulle dinamiche tra attivismo e legge.

Denuncia e dibattito pubblico

Le azioni di protesta non si sono limitate a questo episodio. Infatti, il movimento ha recentemente denunciato Carlo Cracco per furto, accusandolo di aver sottratto il telefono di un attivista durante le manifestazioni. Questo episodio ha ulteriormente alimentato il dibattito pubblico sulla legittimità delle azioni di protesta e sulla risposta delle autorità.

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