Raoul Bova, costretto a sopportare una dolorosa oppressione da molti anni. La confessione dell’attore
Raoul Bova, classe 1971, è un attore italiano che ha conquistato il successo nel Belpaese grazie alla sua bellezza che in poco tempo lo ha reso il sex symbol per eccellenza. Cresce con la passione per il nuoto tanto da vincere diverse competizioni nei 100 metri dorso, ma il futuro ha altri piani per il bel romano.
Dopo aver studiato recitazione e aver ottenuto piccole parti e comparse, nel 1992 ottiene il primo ruolo per il film “Mutande pazze” di Roberto D’Agostino. Il regista è stato il primo a credere fermamente nel talento del giovane attore e grazie alla sua lungimiranza, Raoul getta le basi per il suo futuro.
Il primo ruolo importante lo ottiene l’anno seguente nel film “Piccolo grande amore” di Carlo Vanzina. Memorabile è la scena di Raoul che a rallentatore esce dal mare e conquista l’Italia intera. Nasce così l’immagine di sex symbol del grande artista.
Negli anni ha dimostrato di saper interpretare parti totalmente differenti tra loro, passando senza esitazioni dai ruoli d’amore e adolescenziali a quelli polizieschi. Uno dei film che lo ha consacrato anche tra i più giovani è senza dubbio “Scusa ma ti chiamo amore“.
Raoul Bova, una terribile sofferenza
Raoul Bova è un celebre attore italiano che, nel corso della sua carriera, ha raggiunto un immenso successo e si è fatto amare da ogni generazione. Con oltre 3o anni di attività alle spalle e più di 70 film, Raoul ha ammesso a Il Messaggero: “Non so recitare, sono il primo a dirlo. Ho fatto fortuna con una sola espressione e poi ne ho imparate un altro paio“.
Eppure l’attore romano ha conquistato un successo senza precedenti diventando uno dei sex symbol più amati d’Italia. Nonostante i notevoli risultati professionali, l’attore ha dovuto affrontare una terribile malattia fin dalla sua tenera età. Un problema che l’ha costretto a tantissimi momenti di solitudine e di angoscia contro cui ha dovuto lottare con tutte le forze.
Raoul Bova, finito nell’abisso per questa ragione
Raoul Bova è un grande attore che ha costruito una carriera di tutto rispetto, ma nasconde una forte sensibilità che lo ha costretto ad affrontare periodi complicati: “Da quando sono bambino ogni tanto mi prende un senso di sofferenza e di solitudine. Allora mi chiudo in me stesso e ho bisogno di stare solo. Mi accompagna da quando sono un bambino: un senso di oppressione, di oscurità, di buio”.
Con estrema umiltà, Raoul ha raccontato: “Ogni tanto riemerge, a sorpresa [..] Sto male, mi sento inadeguato, avverto la sofferenza del mondo intorno a me, vado giù, a volte sfioro l’abisso, e allora ho bisogno di rimanere solo, di chiudermi in una stanza, senza parlare con nessuno, fino a quando riemergo. Il mio rimedio è il cioccolato”.