Mohammad rasoulof a torino
Il regista e sceneggiatore iraniano Mohammad Rasoulof è attualmente a Torino per una retrospettiva al Museo Nazionale del Cinema, dove viene presentato il suo ultimo film, *Il seme del fico sacro*. In un’intervista, Rasoulof ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale in Iran, esprimendo una certa speranza per un cambiamento imminente. “Negli ultimi dodici mesi, ho notato un cambiamento significativo. Non si tratta solo di speranza, che è sempre viva, ma ci sono anche segnali concreti. Il regime sembra aver perso parte della sua forza”, ha affermato il regista.
La difficile scelta di emigrare
La decisione di lasciare l’Iran non è stata semplice per Rasoulof. “Mi sono trovato di fronte a un dilemma: restare e affrontare la prigione per dimostrare la mia resistenza, oppure cercare un altro modo per esprimere la mia opposizione”, ha spiegato. Alla fine, ha optato per l’emigrazione, ritenendo che fosse la soluzione migliore per continuare il suo lavoro. “Lasciare l’Iran per me significa resistere e opporsi alla censura“, ha aggiunto.
Esperienza nel carcere di Evin
Rasoulof ha anche condiviso la sua esperienza nel carcere di Evin, noto per le sue dure condizioni. “La mia detenzione è stata risolta rapidamente, ma anche pochi minuti di quel trattamento possono segnare una vita. Attualmente, ci sono due giornalisti francesi che non riescono a ottenere la libertà , e temo che non ci sia nessuno disposto a scambiarli”, ha commentato, evidenziando la gravità della situazione per i dissidenti in Iran.
Il cinema iraniano e la tecnologia
Il regista ha sottolineato come i film iraniani, molti dei quali sono stati messi al bando, possano ora essere visti online. “A parte i film sostenuti dal governo, non ci sono molte altre opere in circolazione. La popolazione iraniana, appassionata di cinema, ha accesso a film stranieri e a opere underground solo attraverso la rete”, ha detto Rasoulof, evidenziando l’importanza della tecnologia nella diffusione della cultura.
Progetti futuri e speranze
Guardando al futuro, Rasoulof ha rivelato di essere al lavoro su un’opera teatrale con le attrici del suo ultimo film, con prove programmate per la fine del mese e una premiere prevista a Berlino a giugno. Inoltre, ha in cantiere tre progetti cinematografici. “Il mio desiderio più grande è che il regime in Iran cada al più presto”, ha concluso, lasciando trasparire la sua determinazione e il suo impegno per il cambiamento.