Una serata tra riflessione, emozione e partecipazione per esplorare il significato profondo delle relazioni
Il 3 maggio al Teatro Nino Manfredi di Ostia si chiude la stagione di incontri con il dott. Vito Giannini: una conferenza-spettacolo dedicata a coppie, famiglie e relazioni, tra parole, danza e riflessioni condivise. Stare in relazione è un gesto che richiede tempo, dedizione, presenza. Non importa se si tratta di un legame amoroso, familiare o di amicizia: ogni rapporto vive su un equilibrio delicato che va costruito, curato, rinnovato. Di questo parlerà il dott. Vito Giannini, psicologo clinico e presidente della Fondazione Gold Millennium, nell’ultimo incontro della stagione al Teatro Nino Manfredi di Ostia, il prossimo 3 maggio alle ore 20.30. Una conferenza-spettacolo aperta a chi desidera mettersi in gioco, dove al centro non ci sarà solo il pubblico, ma anche chi lo accompagna. Perché ogni relazione è un viaggio che si fa insieme.
Un invito a due: con chi scegli di condividere questo percorso?
Per l’occasione, il dott. Giannini ha lanciato una proposta concreta: ogni spettatore è stato invitato a tornare in sala portando con sé una persona speciale, con la quale sta costruendo un progetto di vita. Può essere un genitore, un fratello, un amico, un compagno o una compagna. Ognuno sarà chiamato a scrivere un breve biglietto: chi ha scelto, e perché. Ma non finisce qui. Anche l’accompagnatore dovrà lasciare una traccia scritta, raccontando cosa si aspetta da chi lo ha invitato e che significato ha per lui o lei quella scelta.
Cosa farà il dottore con queste parole? Come verranno trasformate nel corso dell’incontro? L’unica certezza è che saranno parte viva dello spettacolo, voce collettiva di emozioni, speranze e sfide quotidiane.
Relazioni come sfida: parole, danza e visioni da condividere
Il cuore della serata sarà un dialogo profondo sul modo in cui ci incontriamo, ci ascoltiamo, ci leghiamo. Io e l’altro, appunto. Con la consapevolezza che in ogni legame c’è sempre una possibilità: quella di crescere, di riflettersi, di andare oltre. Il pubblico non sarà spettatore passivo, ma parte attiva di un’esperienza che alterna momenti di riflessione a sorprese sceniche. Tra queste, le coreografie firmate da Gisella Biondo con il suo corpo di ballo, e ospiti speciali pronti a condividere visioni personali sul tema della relazione, con sensibilità e autenticità. Un appuntamento che unisce pensiero, arte, emozione. E che invita tutti a farsi una domanda:
in quale relazione, oggi, stiamo scegliendo di restare davvero?
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