Residenti di via Torlonia in allerta per atti vandalici al cantiere del museo della Shoah a Roma

cresce l’ansia tra i residenti di via Torlonia per atti vandalici contro il cantiere del Museo della Shoah e richiesta di maggiore sicurezza e sospensione dei lavori.
"Atti vandalici al cantiere del museo della Shoah a Roma, residenti di via Torlonia in allerta." "Atti vandalici al cantiere del museo della Shoah a Roma, residenti di via Torlonia in allerta."
residenti di via torlonia preoccupati per atti vandalici al cantiere del museo della shoah a roma nel 2025

Preoccupazione crescente a via Torlonia

I residenti di via Torlonia, situata nel cuore di Roma, stanno vivendo un periodo di crescente ansia a causa di ripetuti atti vandalici che hanno colpito il cantiere del Museo della Shoah. La situazione è diventata così critica che gli abitanti hanno avviato una raccolta firme per chiedere la sospensione dei lavori e un incremento della presenza delle forze dell’ordine nella zona.

Atti vandalici e intimidazioni

Dall’inizio dei lavori, le segnalazioni di vandalismo sono aumentate in modo esponenziale. I residenti raccontano di aver trovato scritte offensive sui muri, come “Assassini, infami” e “Fermare il Genocidio a Gaza”, accompagnate da immagini scioccanti. In un caso, è stata addirittura lasciata una testa di maiale all’ingresso del cantiere. Questi eventi hanno spinto i cittadini a redigere un esposto indirizzato a diverse autorità, tra cui il Viminale e la Questura di Roma, per denunciare la crescente insicurezza in cui si trovano a vivere.

Il timore dei residenti

La preoccupazione tra gli abitanti è palpabile. Ogni mattina, dopo la rimozione delle scritte e dei volantini, si sentono costantemente minacciati. “Ciò testimonia la costante presenza di soggetti pericolosi”, affermano nel loro esposto, sottolineando che la situazione non può continuare in questo modo. La costruzione del Museo della Shoah in un’area densamente popolata, abitata da italiani, arabi e israeliani, è vista come un potenziale catalizzatore per ulteriori atti di violenza e intimidazione.

Inoltre, i residenti hanno notato che l’unico intervento delle autorità è stato lo spostamento di un asilo israeliano, un’azione che, secondo loro, dimostra la consapevolezza di un pericolo per la sicurezza pubblica. “Se esiste un rischio per i bambini, perché non si fa di più per proteggere gli altri cittadini?”, si chiedono.

Richiesta di maggiore sicurezza

Per ristabilire la sicurezza, i residenti di via Torlonia hanno fatto appello al Campidoglio, chiedendo di rivalutare la localizzazione del progetto e di considerare lo spostamento del monumento in una zona meno popolata e più facilmente tutelabile. La loro richiesta è chiara: vogliono un aumento della presenza delle forze dell’ordine e l’adozione di misure immediate per garantire la sicurezza di tutti.

Il numero di firme raccolte è ancora sconosciuto, così come la partecipazione di eventuali residenti di spicco nella zona. La situazione rimane tesa, con i cittadini che continuano a vivere in uno stato di allerta e minaccia, mentre il cantiere del Museo della Shoah avanza tra polemiche e atti vandalici.

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