Nel contesto della transizione energetica che interessa l’Italia, un aspetto cruciale è il potenziamento della rete di ricarica per veicoli elettrici. La diffusione delle colonnine di ricarica è una componente fondamentale per incentivare l’uso di auto elettriche e rendere il nostro paese più competitivo a livello europeo. Secondo i dati forniti da Motus-E al 30 settembre, l’installazione dei punti di ricarica pubblici ha raggiunto un totale di 60.339 unità, con un notevole incremento rispetto all’anno precedente.
Crescita dei punti di ricarica in Italia
La situazione delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici in Italia mostra un trend positivo. Dal settembre dell’anno scorso, il numero totale dei punti di ricarica è aumentato di 13.111 unità, un dato che evidenzia l’impegno degli operatori nel migliorare l’accessibilità delle stazioni di ricarica. Solo nel 2024, fino a questa data, sono stati installati ben 9.661 punti, di cui 3.347 nelle ultime settimane. Questo mostra un’attività incessante e dedicata al miglioramento dell’infrastruttura di ricarica, fondamentale per favorire l’adozione di veicoli elettrici.
Un segnale altrettanto positivo è rappresentato dal calo del 17,8% dei punti di ricarica che ancora devono essere collegati alla rete elettrica, dimostrando una crescente efficienza nella messa in servizio delle nuove infrastrutture. Sulle autostrade, il numero dei punti di ricarica ammonta a 1.057, e tra questi il 86% è di tipologia veloce a corrente continua. Inoltre, il 64% delle colonnine presenti sulle autostrade supera una potenza di 150 kW, garantendo tempi di ricarica rapidi e competitivi.
Distribuzione regionale delle colonnine di ricarica
Analizzando la distribuzione regionale dei punti di ricarica, la Lombardia si attesta al primo posto con i suoi 11.687 punti, seguita dal Lazio con 6.217 e dal Piemonte che presenta 6.035 colonnine. Il Veneto registra un numero di 5.690, mentre l’Emilia-Romagna conta 4.946 punti di ricarica. Queste statistiche non solo riflettono l’impegno delle amministrazioni locali e degli operatori privati, ma confermano anche la crescente consapevolezza dei cittadini riguardo alla mobilità elettrica e agli effetti positivi sulla sostenibilità ambientale.
Tale distribuzione evidenzia una disparità di infrastrutture tra diverse zone d’Italia, il che può influenzare le scelte degli automobilisti. Le regioni più attrezzate sono anche quelle che mostrano un maggiore sviluppo di politiche green e incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, elementi essenziali per promuovere una mobilità sostenibile.
Le province con il maggior numero di punti di ricarica
A livello provinciale, Roma si conferma il leader con 4.919 punti di ricarica, seguita da Milano che ne ha 3.999 e Napoli con 2.879. Torino e Brescia completano la top cinque con rispettivamente 2.751 e 1.764 punti. La concentrazione di colonnine nelle aree metropolitane suggerisce un’adeguata risposta alla domanda crescente di veicoli elettrici, soprattutto nelle grandi città dove la mobilità sostenibile deve necessariamente guadagnare terreno per combattere l’inquinamento atmosferico.
Queste statistiche sono indicative non solo di un aumento nel numero di veicoli elettrici in circolazione, ma anche della preparazione delle città ad accogliere questa innovazione, con una strutturazione delle infrastrutture per la ricarica. Fabio Pressi, presidente di Motus-E, ha sottolineato l’importanza di dotare l’Italia di un’infrastruttura di ricarica avanzata, che non solo migliori l’accesso alla mobilità elettrica ma permetta anche al nostro paese di tenere il passo con le principali nazioni europee.
La crescita della rete di ricarica costituisce un passo significativo verso una mobilità più pulita ed efficiente. Con un continuo incremento dei punti di ricarica e l’impegno delle istituzioni e operatori privati, l’Italia si avvia a un futuro in cui l’auto elettrica potrà rappresentare non solo una scelta conveniente, ma anche una necessità per ridurre l’impatto ambientale del trasporto.