Riprese le ricerche nel canale di Sicilia
Le operazioni di ricerca per i circa 40 migranti dispersi nel Canale di Sicilia sono ripartite all’alba di oggi, 19 marzo 2025. Le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza sono nuovamente in azione dopo il naufragio avvenuto nella serata di ieri. Finora, sono stati recuperati sei corpi senza vita e dieci superstiti sono stati trasportati all’hotspot di Lampedusa.
Dettagli sui superstiti
I superstiti, tutti giovani uomini provenienti dall’Africa subsahariana, sono stati ascoltati dalla Polizia per ricostruire i dettagli della tragedia. Secondo le testimonianze, l’imbarcazione era partita da Sfax, in Tunisia, con un totale di 56 persone a bordo. Durante la traversata, a causa di condizioni meteorologiche avverse, molti di loro sarebbero caduti in acqua.
Supporto ai superstiti
Cristina Palma, vice direttore dell’hotspot di Lampedusa gestito dalla Croce Rossa Italiana, ha dichiarato: “Ieri abbiamo accolto in hotspot i 10 superstiti del naufragio. Hanno riposato tutta la notte e sono in buone condizioni di salute. Dopo le procedure di identificazione, forniremo loro un ulteriore supporto psicologico con la nostra equipe multidisciplinare.” Questo intervento è cruciale per garantire un adeguato sostegno a chi ha vissuto un’esperienza traumatica.
Impatto sulla comunità e situazione attuale
Il naufragio ha avuto un forte impatto sulla comunità locale, riaccendendo il dibattito sull’emergenza migratoria nel Mediterraneo. Le ricerche continuano, mentre le autorità locali e le organizzazioni umanitarie si mobilitano per offrire assistenza ai sopravvissuti e cercare di recuperare i dispersi. La situazione rimane critica, e la speranza di trovare altre persone vive si fa sempre più sottile.