Negli ultimi mesi, la Banca Centrale Europea ha attuato significativi tagli ai tassi d’interesse. L’ultima riduzione da parte della BCE, fissata a 25 punti base, ha innescato un effetto immediato sulle rate dei mutui variabili. Gli esperti di Facile.it hanno stimato che questa nuova sforbiciata potrebbe far scendere la rata di un mutuo variabile standard di circa 18 euro nei prossimi mesi, portando un certo grado di sollievo per le famiglie italiane.
Il calo dei tassi e le conseguenze per il 2024
Il 2024 segna un periodo di cambiamenti nei tassi d’interesse, soprattutto nel secondo semestre dell’anno. A partire da giugno, la BCE ha iniziato a ridurre i tassi, offrendo una boccata d’ossigeno a molte famiglie con finanziamenti a tasso variabile. Tuttavia, il calo delle rate è considerato marginale in confronto agli aumenti che si sono accumulati negli anni precedenti. Secondo i dati storici, da inizio 2024 la rata di un mutuo standard si è ridotta di 66 euro, passando da 748 euro a 682 euro. Questa cifra, però, rimane ben lontana dagli 456 euro che si registravano all’inizio del 2022.
Le condizioni di mercato hanno spinto un buon numero di persone a surrogare i propri mutui, passando da tassi variabili a quelli fissi per ridurre l’importo mensile. Gli esperti di Facile.it segnalano che grazie ai tagli della BCE, anche chi ha mantenuto un mutuo a tasso variabile ha potuto notare un risparmio, seppur in modo meno significativo. Le manovre della BCE sono quindi comunque un passo avanti per alleviare parte del peso finanziario delle famiglie.
Previsioni per il 2025: cosa ci aspetta?
Osservando le previsioni per il 2025, gli analisti hanno analizzato i Futures sugli Euribor aggiornati al 6 dicembre 2024. Le prospettive indicano che gli indici potrebbero continuare a scendere, soprattutto nel primo semestre dell’anno. Secondo le aspettative di mercato, l’Euribor a 3 mesi è atteso sotto il 2% entro giugno. Se queste previsioni si avverassero, la rata del mutuo standard potrebbe scendere ulteriormente, avvicinandosi a 612 euro nei primi sei mesi del 2025 e potenzialmente toccare i 600 euro a dicembre 2025. In questo scenario, il calo complessivo della rata rispetto a oggi oscillerebbe intorno agli 80 euro.
Le famiglie devono quindi tener d’occhio queste tendenze, con la consapevolezza che eventuali ulteriori tagli ai tassi potrebbero influenzare positivamente il loro budget mensile.
Tasso fisso o variabile: quale scegliere?
La scelta tra tasso fisso e variabile rimane un tema dibattuto. Anche se i tassi variabili hanno mostrato segni di discesa, attualmente risultano meno competitivi rispetto ai tassi fissi. Facile.it ha effettuato delle simulazioni sulle migliori offerte disponibili. Infatti, le attuali proposte a tasso fisso iniziano da un TAN del 2,49%, il che si traduce in una rata mensile di circa 564 euro. Al contrario, i tassi variabili, anche considerando le migliori offerte, partono da un TAN del 3,68%, portando a una rata iniziale di 635 euro.
L’analisi dei dati pungola le famiglie a riflettere attentamente sulla propria scelta. I numeri suggeriscono che, al momento, optare per un mutuo a tasso fisso possa risultare una soluzione più vantaggiosa rispetto a una scelta a tasso variabile. La decisione finale, però, dipende anche dalla situazione economica individuale e dalle aspettative future del mercato.