Riforma fiscale: nuove regole e opportunità per le imprese italiane

La riforma fiscale in Italia introduce una disciplina unica per i regimi di riallineamento, semplificando la gestione delle scadenze e offrendo opportunità alle aziende, nonostante preoccupazioni sulle aliquote fiscali.
Riforma fiscale: nuove regole e opportunità per le imprese italiane - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

La recente riforma fiscale in Italia ha portato a cambiamenti significativi nei regimi di riallineamento, rendendo il sistema più coerente e gestibile. Durante l’evento “EY Tax Update 2025”, Alberto Trabucchi, esperto e co-managing director del Tax department di Assonime, ha presentato un’analisi dettagliata delle modifiche, evidenziando gli impatti quotidiani per le aziende e le opportunità che ne derivano.

Riorganizzazione dei regimi di riallineamento

Con la riforma, i regimi di riallineamento subiscono una riorganizzazione completa. Tra le principali novità, si segnala l’introduzione di una disciplina unica, che si fa notare per la sua semplicità e facilità di gestione rispetto al passato. Trabucchi ha sottolineato come ora ci sia la possibilità di effettuare riallineamenti separati tra Ires e Irap, una modifica che contribuisce al coordinamento del sistema.

Le scadenze, precedentemente disallineate e problematiche da gestire, sono ora più ordinate, accorciando quelle che risultavano troppo lunghe e allungando quelle che si dimostravano complessivamente difficili da applicare. Queste novità non solo semplificano il processo per le imprese, ma offrono anche un quadro normativo più chiaro, facilitando la pianificazione fiscale. Secondo Trabucchi, questo approccio potrebbe rivelarsi vantaggioso per le aziende, poiché riduce la complessità e i rischi di errore nella gestione delle scadenze fiscali.

Cambiamenti nelle aliquote e impatto sulle operazioni

Una delle osservazioni riguardanti la riforma è l’adeguamento delle aliquote fiscali, che ha suscitato preoccupazioni tra gli imprenditori. Trabucchi ha notato che, sebbene sia evidente il peggioramento delle aliquote, è stato comunque sbloccato il riallineamento globale, diventato ora più facilmente attuabile.

Eliminando gli arbitrati attuabili attraverso aliquote più vantaggiose, si riscontra una diminuzione della possibilità di incentivare aggregazioni aziendali, specialmente verso terzi. Questo aspetto, seppur positivo per certi versi dal lato della trasparenza, potrebbe limitare le opportunità per le riorganizzazioni aziendali, suggerendo la necessità di un riesame in futuro. Trabucchi sostiene che, pur avendo eliminato gli arbitrati in operazioni infra gruppo, si corre il rischio di aver escluso potenziali incentivi per le aziende desiderose di espandere o riorganizzare.

Regime di consolidato fiscale e circolazione delle perdite

Il regime di consolidato fiscale si conferma come uno dei più vantaggiosi a livello europeo per le aziende operanti in Italia. Questo sistema permette una gestione migliori delle perdite all’interno dei gruppi, essendo riconosciuto fiscalmente il valore economico della rete aziendale unita. Trabucchi ha evidenziato come, sebbene ci siano limitazioni nel trasferimento di perdite, la riforma offre opportunità per le aziende che lavorano insieme.

Tuttavia, la scelta legislativa di consentire il trasferimento delle perdite solo in coppie, ovvero tra soggetti che erano già parte dello stesso gruppo quando le perdite sono state generate, rappresenta una restrizione significativa. Secondo Trabucchi, questa decisione comporta un aumento della complessità, che verrà affrontata con l’arrivo di nuovi decreti ministeriali in fase di preparazione. La speranza è che le riforme future possano migliorare la fluidità del sistema, consentendo una circolazione più libera delle perdite, indipendentemente dalla tempistica del gruppo.

Sguardo al futuro della riforma fiscale

Con la riforma che si prospetta di grande utilità, l’analisi di Trabucchi suggerisce che ci siano comunque aree che potrebbero beneficiare di ulteriori revisioni. L’obiettivo è quello di riorganizzare le risorse necessarie per affrontare le inefficienze emerse, portando a un miglioramento complessivo del sistema fiscale. Le imprese italiane si trovano in un momento cruciale di rielaborazione delle proprie strategie fiscali per adattarsi a queste nuove regole.

Change privacy settings
×