Roby Facchinetti, il celebre cantautore, ha reso omaggio oggi, domenica 30 marzo 2025, al suo caro amico Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh, scomparso nel novembre del 2020. Ospite del programma Verissimo, condotto da Silvia Toffanin, Facchinetti ha condiviso quanto la sua assenza si faccia sentire ogni giorno. “Non si meritava questo, mi manca tanto”, ha affermato, visibilmente commosso.
Il ricordo di un amico
Durante la trasmissione, Facchinetti ha avuto l’opportunità di rivedere un videoclip che raccoglie i momenti più significativi trascorsi con D’Orazio. “Ricordi che rimangono dentro per sempre”, ha dichiarato, evidenziando il legame speciale che li univa. Ha poi raccontato un episodio legato alla canzone “Rinascerò rinascerai“, scritta nel 2020. “Quando gli chiesi di scrivere il testo per una canzone dedicata a Bergamo, lui lo preparò in sole tre ore. Mi chiamò e mi lesse il testo al telefono. Piangemmo entrambi, e io gli dissi: ‘Stefano, fai in modo di tornare il prima possibile, perché abbiamo ancora tanto da fare insieme'”. La commozione di Facchinetti è palpabile mentre conclude il suo racconto: “Mi manca davvero tanto”.
Un incubo da raccontare
Tuttavia, non sono stati solo ricordi felici a emergere. Facchinetti ha anche rivelato di aver vissuto un’esperienza traumatica due anni fa, quando la sua casa fu invasa da rapinatori armati. “Io e mia moglie abbiamo passato i 45 minuti peggiori della nostra vita”, ha raccontato, descrivendo il terrore provato in quel momento. “Ho avuto la pistola puntata alla gola e mi hanno minacciato di lasciare loro tutto quello che avevo in casa”. La sua voce tremava mentre ricordava l’angoscia di quel momento: “Ho conosciuto il terrore, mi è entrato dentro e ha avuto la capacità di succhiarmi il cervello. Non ero più padrone di quello che dicevo e facevo. Mi stavano per sparare alle gambe, un’esperienza che non auguro a nessuno. Mi reputo davvero fortunato di essere qui oggi”.
Con la sua sensibilità e la capacità di raccontare, Facchinetti riesce a trasmettere al pubblico non solo la nostalgia per un amico perduto, ma anche la forza di affrontare le avversità della vita. La sua testimonianza invita a riflettere sull’importanza delle relazioni e sulla resilienza umana.