La città di Roma si appresta a festeggiare la conclusione del Ramadan con un evento straordinario, organizzato dalla Fondazione Protettorato San Giuseppe. L’evento si svolgerà lunedì 31 marzo 2025, presso la palestra della fondazione, situata in via Nomentana 341, dove si terrà una grande celebrazione per l’Eid al-Fitr. Questa occasione di gioia vedrà la partecipazione di tutti i ragazzi e le ragazze delle cinque case famiglia della fondazione, ma l’invito è aperto a chiunque desideri unirsi, inclusi amici e ex ospiti delle strutture.
Un evento inclusivo per tutti
Elda Melaragno, presidente della Fondazione, ha evidenziato l’importanza di questo evento come un’opportunità per rafforzare i legami comunitari. “Le nostre case hanno accolto, accolgono e continueranno ad accogliere giovani di ogni paese, lingua e religione”, ha dichiarato Melaragno. La festa non rappresenta solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per valorizzare le diverse storie e culture che arricchiscono il tessuto sociale della fondazione.
Il programma della serata prevede un abbondante buffet con piatti tipici, preparati anche dai ragazzi stessi, e il tradizionale scambio di doni tra i partecipanti. “Ci sarà un’atmosfera di festa e condivisione, dove tutti possono sentirsi parte di una grande famiglia”, ha aggiunto Melaragno, sottolineando che l’evento è aperto a chiunque desideri affacciarsi a questo mondo.
Un messaggio di accoglienza e rispetto
La missione della Fondazione Protettorato San Giuseppe, attiva da oltre un secolo, è quella di accogliere, sostenere e includere. “Qui tutti devono sentirsi non solo rispettati, ma anche amati e valorizzati”, ha affermato Melaragno. La celebrazione di Eid al-Fitr rappresenta un passo significativo verso l’inclusione, un momento in cui le diverse tradizioni possono incontrarsi e celebrare la loro ricchezza.
L’evento non è riservato solo ai residenti delle case famiglia, ma è un invito aperto a tutta la comunità . Educatori, responsabili della fondazione e molti ragazzi che hanno già vissuto in queste strutture hanno confermato la loro presenza, pronti a condividere un momento di festa e incontro. “Vogliamo promuovere il rispetto reciproco tra tutti i minori accolti”, ha concluso Melaragno, sottolineando l’importanza di creare un ambiente in cui ognuno possa sentirsi a casa, indipendentemente dalla propria storia personale.
Con un buffet ricco di sapori e un’atmosfera festosa, Roma si prepara a vivere un evento che promette di essere non solo una celebrazione della fine del Ramadan, ma anche un simbolo di unità e inclusione.