Ryanair potenzia il Veneto con 83 rotte e 6 aerei, ma le tasse ostacolano la crescita

Ryanair espande la sua operatività in Veneto con sei aeromobili e 83 rotte, ma teme l’impatto dell’aumento delle tasse sui passeggeri sul mercato italiano.
"Ryanair espande la sua offerta in Veneto con 83 nuove rotte e 6 aerei, nonostante le sfide fiscali." "Ryanair espande la sua offerta in Veneto con 83 nuove rotte e 6 aerei, nonostante le sfide fiscali."
Ryanair espande la sua offerta in Veneto nel 2025 con 83 nuove rotte e 6 aerei, ma le elevate tasse rappresentano un freno alla crescita

Ryanair potenzia la sua presenza in Veneto

L’estate del 2025 si preannuncia entusiasmante per Ryanair, che ha deciso di ampliare la propria operatività nel Veneto. Con un totale di sei aeromobili dislocati nella regione, di cui quattro a Venezia e due a Treviso, la compagnia aerea low cost irlandese punta a offrire un vasto network di 83 rotte. Di queste, 25 decolleranno da Venezia, 17 da Verona e ben 41 da Treviso, con l’ambizioso traguardo di trasportare 6,9 milioni di passeggeri ogni anno.

Le preoccupazioni di Ryanair

Tuttavia, nonostante queste prospettive promettenti, ci sono delle incognite sul futuro della compagnia in Italia. Fabrizio Francioni, responsabile delle comunicazioni per Ryanair nel nostro Paese, ha manifestato preoccupazione riguardo all’addizionale municipale, che dal 1 aprile 2025 subirà un ulteriore aumento. Francioni ha sottolineato che questa tassa rappresenta un ostacolo significativo per il potenziale di crescita del Veneto e dell’Italia intera. “L’aumento delle tasse renderà il Veneto e l’Italia meno competitivi rispetto a nazioni come Ungheria e Svezia, dove si stanno abolendo o riducendo le tasse sull’aviazione”, ha affermato, evidenziando l’importanza di un contesto favorevole per il settore.

Appello al governo italiano

In questo scenario, Ryanair ha rinnovato il suo appello al governo italiano, chiedendo di riconsiderare l’aumento delle tasse sui passeggeri nei principali aeroporti. La compagnia suggerisce di abolire completamente l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti italiani, seguendo l’esempio di regioni come Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Abruzzo. Secondo Ryanair, una simile iniziativa potrebbe stimolare una rapida crescita del traffico aereo, del turismo e dei posti di lavoro nei prossimi anni. In cambio, la compagnia è disposta a investire 4 miliardi di dollari in Italia, con l’intenzione di aggiungere 40 nuovi aeromobili, incrementare il numero di passeggeri di oltre 20 milioni all’anno e creare 1.500 nuovi posti di lavoro nelle regioni italiane.

La sfida di Ryanair nel mercato europeo

La situazione attuale mette in evidenza la sfida che Ryanair deve affrontare per mantenere la propria competitività nel mercato europeo, mentre cerca di espandere la propria rete e contribuire all’economia locale. Con l’estate che si avvicina, l’attenzione è rivolta a come si evolverà questa situazione e quali decisioni prenderà il governo italiano riguardo alle tasse aeree.

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