Sala: “L’indagine su San Siro è necessaria, la vendita avverrà senza condizionamenti”

sala affronta l’indagine sullo stadio san siro e ribadisce che non ci saranno fondi pubblici per la ristrutturazione o demolizione dell’area meazza
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L'indagine su San Siro è fondamentale per garantire una vendita trasparente e senza condizionamenti, afferma Sala nel 2025

Il sindaco Sala e la questione dello stadio San Siro

A Milano, durante la cerimonia di inaugurazione delle nuove botteghe storiche a Palazzo Marino, il sindaco Giuseppe Sala ha affrontato la spinosa questione dello stadio San Siro. In data 24 marzo 2025, Sala ha descritto l’indagine avviata dalla procura milanese come un “atto dovuto”, in relazione a un presunto danno erariale connesso alla vendita dell’area e dello stadio Meazza.

Indagine necessaria

Il sindaco ha chiarito che l’apertura del fascicolo da parte della procura rappresenta un passo significativo, essendo stato classificato come “modello 45”, il che indica che al momento non ci sono notizie di reato. “Quando i cittadini presentano una denuncia, la procura apre un’indagine e decide come procedere”, ha spiegato Sala, evidenziando che la valutazione del prezzo di vendita di San Siro è stata effettuata dall’Agenzia delle Entrate, un ente statale. Con un tocco di ironia, ha aggiunto: “Non so a chi avremmo potuto affidare questa valutazione, forse avremmo dovuto chiedere alla NASA?”.

In merito alle voci riguardanti l’uso di fondi pubblici per la ristrutturazione o la demolizione dello stadio, Sala ha categoricamente smentito tali affermazioni. “La possibilità che si utilizzino denari pubblici per queste spese è pari a zero. Sono solo illazioni”, ha affermato con decisione.

Bonifiche e vendita

Il sindaco ha anche affrontato il tema delle bonifiche, un aspetto cruciale ogni volta che si parla di vendite di aree a Milano. “Nessuno sa cosa sarà necessario fare e non sono stati effettuati carotaggi. Ogni vendita comporta un tema di bonifiche, e noi non abbiamo informazioni precise al riguardo”, ha dichiarato. Sala ha suggerito di richiedere un incontro con la Corte dei Conti e la Procura per chiarire la situazione, auspicando anche la partecipazione dell’Agenzia delle Entrate.

Resistenza e determinazione

Durante l’evento, il sindaco ha espresso il suo parere sugli oppositori della questione stadio, definendoli un “partito virtuale dei signori del no”. “Non si candidano, perché sanno che prenderebbero solo l’1%, ma cercano di influenzare l’amministrazione”, ha commentato. Sala ha ribadito la sua determinazione, affermando che non si lascerà condizionare e che, se i milanesi preferiranno un sindaco che ha paura di prendere decisioni, sarà un problema loro.

Rispondendo a una domanda riguardo al bando per la vendita del Meazza e dell’area circostante, il sindaco ha confermato che il processo procederà. “Certo, pubblicheremo il bando a breve. La notizia dell’indagine è stata diffusa da chi ha presentato la denuncia, consapevole che stavamo per lanciare il bando”, ha detto, aggiungendo che non si lascerà intimidire da chi si oppone. “Magari nella prossima campagna elettorale potremmo includere i loro appelli. Sarebbe interessante se si presentassero agli elettori per sostenere la loro visione di Milano, che è molto diversa dalla mia”.

Infine, riguardo a un possibile dialogo con le squadre di calcio Milan e Inter sulla questione dell’inchiesta, Sala ha affermato di non aver avuto contatti diretti, ma è convinto che i club abbiano compreso la situazione. “Se non mi hanno chiamato, è perché hanno capito”, ha concluso.

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