“Salario minimo: il Cnel, presieduto da Renato Brunetta, presenta un’analisi critica”

Il Cnel, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, ha bocciato il salario minimo nel suo primo documento tecnico. Le proposte saranno discusse durante l’assemblea del Cnel il 12 ottobre. Il documento ha ricevuto il voto contrario della Cgil e l’astensione della Uil. La Uil ha spiegato che non ha votato perché riteneva che il documento sancisse una spaccatura nel mondo sindacale.

Il Cnel ha chiesto lo sviluppo della contrattazione collettiva come risposta alla questione dei salari. Il documento sottolinea che in Italia il tasso di copertura della contrattazione collettiva è vicino al 100%, superando ampiamente l’80% richiesto da Bruxelles. I dati Istat del 2019 citati nel documento mostrano un salario medio orario di 7.10 euro e un salario mediano di 6.85 euro, in linea con i parametri europei.

Le posizioni tra i sindacati restano divise, con la Cgil e la Uil favorevoli all’introduzione di una soglia minima di 9 euro, mentre la Cisl si oppone per timore di un aumento del lavoro nero e un appiattimento delle retribuzioni medie.

Il segretario della Cgil, Landini, ha ribadito l’emergenza salariale e ha invitato il governo a prendere una posizione chiara. Il presidente della commissione Lavoro della Camera, Rizzetto, ha dichiarato di valutare delle proposte di maggioranza basate sulle linee guida del Cnel, che potrebbero fermare l’iter della legge proposta dalle opposizioni. La segretaria del Pd, Schlein, ha dichiarato che la battaglia per un salario minimo continuerà, in quanto molti lavoratori italiani sono poveri nonostante lavorino.

La ministra del Lavoro, Calderone, ha sottolineato l’importanza della qualità della contrattazione per garantire un salario dignitoso e ha citato la sentenza della Corte di Cassazione che fa riferimento a un “salario minimo costituzionale” per contrastare il lavoro povero.

Il presidente di Confindustria, Bonomi, ha definito questi temi molto importanti e ha chiesto un’operazione di trasparenza sui contratti, ribadendo che i salari offerti da Confindustria superano i 9 euro l’ora.