Salmo: voglia di esplorare la regia, ma la musica rimane la sua vera passione.

Salmo parla delle sue aspirazioni nella regia e del suo ruolo nella serie ‘Gangs of Milano’, che esplora la vita e le sfide della Milano contemporanea.
"Salmo esplora la regia, ma la musica resta la sua vera passione." "Salmo esplora la regia, ma la musica resta la sua vera passione."
Salmo nel 2025: tra regia e musica, la sua vera passione rimane la musica

Il rapper Salmo, celebre per il suo stile distintivo e la sua abilità di unire musica e narrazione, ha recentemente rivelato le sue aspirazioni nel mondo della regia in un’intervista con l’Adnkronos. “La regia è un sogno che custodisco da tempo. Sono convinto che un regista debba avere esperienza pratica, proprio come un allenatore di calcio che deve aver calcato il campo almeno una volta”, ha affermato Salmo, che si prepara a tornare sullo schermo con la serie Sky Original ‘Gangs of Milano’, in arrivo il 21 marzo su Sky e in streaming su Now. In questo progetto, non solo recita, ma ricopre anche il ruolo di supervisore musicale.

Nonostante le nuove sfide, Salmo ha sottolineato che la musica rimane la sua vera passione. “Non ho mai la libertà di decidere quando smettere di fare musica; è la musica che decide per me”, ha spiegato. “Non è possibile abbandonare un percorso così profondo da un giorno all’altro. La musica è parte di me, e non smetterò mai di farla”.

Salmo: Un ritratto di Milano senza filtri

“‘Gangs of Milano’ offre un ritratto crudo e attuale della Milano contemporanea”, ha dichiarato Salmo, che interpreta Snake, un personaggio tornato in città dopo un periodo di latitanza. La serie è ambientata nel Blocco, un complesso residenziale che fa da sfondo a una narrazione che esplora le molteplici sfaccettature della città. Da un lato, c’è una periferia vibrante e tumultuosa, dove il crimine sembra l’unica via d’uscita; dall’altro, la ‘Milano bene’, con i suoi grattacieli e rooftop affollati, dove la monotonia spinge le persone a vivere al limite.

Un elemento di rottura in questa storia è rappresentato dalla Kasba, un collettivo giovanile che incarna il caos e l’energia della musica contemporanea, mescolando generi come trap, drill e techno. I membri di questo gruppo, interpretati dai rapper emergenti Fahd Triki e Noè Nouh Batita, cercano libertà e amicizia, ma devono affrontare la dura realtà del Blocco. “La musica rap è sempre stata il telegiornale della strada”, ha riflettuto Salmo, evidenziando come questo genere parli in modo diretto e sincero alle persone, proprio come fa la serie.

La regia di Ciro Visco, già noto per il suo lavoro in ‘Gomorra – La serie’, aggiunge un’ulteriore dimensione alla narrazione. “Il nostro punto di partenza è stata la realtà. Non intendiamo impartire lezioni morali, ma piuttosto raccontare storie che riflettono le complessità della vita a Milano”, ha dichiarato Visco. La serie non cerca di spiegare come funziona la criminalità, ma piuttosto di mostrare le realtà nascoste che esistono sotto la superficie luccicante della città.

Un messaggio di rappresentanza

In ‘Gangs of Milano’, i protagonisti già noti da ‘Blocco 181’ – Bea (interpretata da Laura Osma), Ludo (Alessandro Piavani) e Mahdi (Andrea Dodero) – affrontano nuove sfide e ruoli non scelti, ma il legame che li unisce rimane forte. La serie si propone di dare voce a personaggi che spesso non trovano spazio nei media italiani. “Abbiamo la responsabilità di raccontare storie che rispecchiano la realtà di molti”, ha affermato Piavani, sottolineando l’importanza di non glorificare la violenza.

Dodero ha aggiunto che la serie non è un incitamento alla violenza, ma piuttosto una rivelazione di verità spesso ignorate. “La realtà è molto più complessa e dura di quanto venga mostrato”, ha detto. Laura ha condiviso la sua esperienza personale, raccontando di come una giovane spettatrice le abbia espresso gratitudine per la rappresentanza di una voce latinoamericana in televisione. “È fondamentale che chi guarda questa serie possa identificarsi e sentirsi rappresentato”, ha concluso.

Con ‘Gangs of Milano’, Salmo e il suo team non solo offrono uno spaccato della vita urbana, ma invitano anche a una riflessione profonda su temi di identità, appartenenza e la ricerca di libertà in un contesto complesso.

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