Nel 2025, il progetto Life Beeadapt, guidato dal Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, ha lanciato un’importante iniziativa per la salvaguardia degli impollinatori selvatici. Sono state realizzate 160 casette in legno, autentici nidi-rifugio, destinate a proteggere una vasta gamma di specie minacciate, che comprendono circa 1.110 diverse tipologie. Questi sforzi si inseriscono in un ampio programma di tutela della filiera agroalimentare, che spazia dai prati del Parmigiano Reggiano fino alle produzioni frutticole.
Strategie per la conservazione degli impollinatori
L’iniziativa è sostenuta da un consorzio di nove partner provenienti da Toscana, Marche e Lazio, con l’intento di testare strategie di adattamento climatico per questi insetti fondamentali. Le aziende agricole sono al centro di questo progetto, stipulando ‘Patti’ e ‘Accordi di custodia’ che prevedono misure concrete per la protezione degli impollinatori. Tra le azioni intraprese vi sono la semina di specie botaniche attrattive, l’installazione di bee hotel e pratiche di sfalcio ritardato. Attualmente, 64 aziende partecipano attivamente, coprendo quasi 70 ettari di terreno agricolo e ricevendo indennizzi per le misure adottate.
Importanza degli impollinatori per la biodiversitÃ
Giovanni Carotti, entomologo del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, sottolinea l’importanza cruciale degli insetti impollinatori per la riproduzione delle piante e la biodiversità . Questi insetti offrono servizi ecosistemici fondamentali per le coltivazioni e le piante selvatiche, essenziali per la produzione agricola. Tuttavia, il loro declino è attribuibile a diversi fattori, tra cui inquinamento, consumo di suolo, introduzione di specie aliene, uso di pesticidi, patogeni e pratiche di apicoltura intensiva. Inoltre, il trasporto su larga scala di colonie di api ha favorito la diffusione di parassiti e malattie.
Il cambiamento climatico e le sue conseguenze
Il cambiamento climatico rappresenta un’ulteriore minaccia per gli impollinatori. L’innalzamento delle temperature e gli eventi meteorologici estremi, in particolare in primavera, complicano la ricerca di condizioni favorevoli per le loro attività . Per affrontare queste sfide, è stato recentemente promosso il Patto per l’adattamento degli impollinatori, coinvolgendo tutti i comuni della Riserva della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano. Alcuni comuni hanno già approvato questo accordo, riconoscendo il valore ecosistemico dell’impollinazione e prevedendo compensazioni per le aziende coinvolte attraverso iniziative di responsabilità sociale d’impresa o certificazioni di sostenibilità .
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la salvaguardia degli impollinatori e, di conseguenza, della biodiversità e della produttività agricola nelle regioni coinvolte.