Salvini respinge le voci di tensione con Meloni e critica i retroscena sulla telefonata con Vance.

salvini chiarisce le tensioni con meloni dopo la telefonata con il vicepresidente americano, sottolineando che le sue azioni sono per tutelare gli interessi nazionali italiani.
"Salvini smentisce tensioni con Meloni e commenta la telefonata con Vance." "Salvini smentisce tensioni con Meloni e commenta la telefonata con Vance."
Salvini smentisce le tensioni con Meloni e risponde alle speculazioni sulla telefonata con Vance, ribadendo unità nel governo

Salvini rompe il silenzio sulle tensioni con Meloni

Il vicepremier Matteo Salvini ha finalmente deciso di affrontare le voci di tensione con la premier Giorgia Meloni, in particolare riguardo alla sua recente conversazione con il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance. Durante un intervento alla scuola di formazione della Lega, avvenuto il 22 marzo 2025, Salvini ha liquidato le speculazioni giornalistiche come “scherzi a parte”, evidenziando che non si tratta di vera informazione.

La telefonata con Vance

Salvini ha chiarito che il suo contatto con Vance non rappresenta un tentativo di competere con Meloni, ma è piuttosto un’azione necessaria per tutelare gli interessi nazionali italiani. “Se c’è un piano da mille miliardi di dollari per investimenti sulla rete ferroviaria e stradale americana, è mio dovere contattare le aziende italiane per esplorare opportunità di investimento”, ha dichiarato il leader della Lega. Ha inoltre sottolineato come la stampa italiana sia abile nel creare “retroscena inesistenti e surreali”, suggerendo che le sue azioni siano motivate da ragioni pratiche piuttosto che politiche.

Le dichiarazioni di Tajani

A Palermo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha preso una posizione chiara sulla questione, affermando che la politica estera è di competenza esclusiva del presidente del Consiglio e del ministro degli Esteri. “Queste sono iniziative legittime, ma la linea politica è stabilita dal premier e dal ministro”, ha dichiarato Tajani, sottolineando che ogni ministro può interagire con rappresentanti di altri Paesi, ma senza dimenticare le posizioni ufficiali del governo.

Le critiche dalla politica

Le reazioni al colloquio tra Salvini e Vance non si sono fatte attendere. Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva, ha sottolineato che la telefonata evidenzia le divisioni interne tra Salvini e Meloni. Secondo Faraone, la premier ha cercato di distogliere l’attenzione dalle tensioni interne con le sue dichiarazioni sul Manifesto di Ventotene, definito “illiberale”. Ha criticato entrambi i leader per la loro ricerca di consenso a Washington, sostenendo che non stanno agendo nell’interesse dell’Italia.

Anche Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, ha espresso preoccupazione per la situazione. Ha descritto la telefonata come un tentativo di Salvini di posizionarsi come interlocutore diretto con gli Stati Uniti, bypassando Meloni e Tajani. “Salvini si muove in autonomia, creando confusione all’interno del governo”, ha affermato Bonelli, evidenziando il caos che regna nella maggioranza.

In un clima politico già teso, la questione della telefonata con Vance sembra amplificare le fratture all’interno della coalizione di governo, lasciando molti a interrogarsi sul futuro della politica estera italiana.

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