Il Festival di Sanremo si avvicina sempre di più e già si fanno sentire le prime voci e polemiche riguardo alla line-up di quest’anno. Carlo Conti, conduttore e direttore artistico della manifestazione, ha condiviso alcune riflessioni sul suo ruolo nella scelta degli artisti e sui possibili co-conduttori. La presenza di Fedez e Tony Effe, entrambi rapper, ha suscitato discussioni tra i fan e gli addetti ai lavori, ed è per questo che Conti è intervenuto per chiarire la sua posizione.
Fedez e Tony Effe, un grande ritorno
Carlo Conti non ha nascosto la sua opinione sui due rapper, definiti “intelligentissimi”. In un’intervista a ‘Cinque Minuti’ di Bruno Vespa, ha sottolineato che il loro compito sul palco sarà semplicemente quello di cantare. La scelta di includere artisti di diversi generi musicali, come i rapper, rientra nella volontà di dare un tocco di “colore” e “calore” al festival, elementi essenziali per un evento di questo calibro.
Conti ha voluto smontare le critiche, sostenendo la validità e il talento di Fedez e Tony Effe, affermando con fermezza che la loro presenza è parte integrante di un Sanremo moderno e al passo coi tempi. La decisione di includere questi artisti potrebbe rappresentare un’opportunità per avvicinare un pubblico più giovane alla kermesse musicale, sempre considerata un’istituzione della cultura italiana.
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La responsabilità della scelta degli artisti
Affrontando l’argomento della selezione dei big, il conduttore ha confessato che è un processo che lo porta a riflettere a lungo. “La scelta dei big è una cosa che non ti fa dormire la notte”, ha dichiarato Conti. Questa responsabilità è non solo nei confronti della musica, ma anche della discografia, che aspettava nuovi volti e conferme.
La necessità di ascoltare le canzoni e valutare attentamente chi includere nell’elenco dei partecipanti è un compito oneroso. Conti ha inoltre accennato all’ipotesi di ridurre il numero dei concorrenti a 24, ribadendo che un simile cambiamento sarebbe stato “impossibile”. Il festival è conosciuto per accogliere molteplici talenti, e le scelte fatte dal direttore artistico possono influenzare enormemente il successo dell’evento.
Le co-conduttrici: in attesa di conferme
Rumors circolano incessantemente riguardo ai possibili co-conduttori del Festival, tra cui nomi come Paola Cortellesi e Annalisa. Tuttavia, Carlo Conti si dimostra cauto e sicuro, affermando di non sapere ancora nulla riguardo a questo tema. La creazione di anticipazione è parte del gioco e, per Conti, il mistero porta ulteriore attenzione sull’evento, che è uno dei più seguiti dalla televisione italiana.
Quando si parla di nomi noti come Damiano David o Jovanotti, Conti risponde con ironia, dicendo di attendere una loro telefonata. Queste affermazioni evidenziano la casualità e il gioco delle trattative in corso, in un clima di incognita che rende il Festival ancora più intrigante per il pubblico.
L’idea del dopofestival
Un’altra novità è il dopofestival, una rubrica ideata da Conti stesso. Durante un pasto toscano a Firenze, l’idea è stata concepita con l’intento di coinvolgere maggiormente i giovani e dar loro spazio. Conti ha spiegato che l’obiettivo è quello di creare un ambiente familiare e di riflessione, in cui il pubblico possa interagire con la musica e gli artisti in un formato più flessibile e accessibile.
Questo approccio mira a trasformare l’esperienza del festival, spostando l’accento dalla semplice gara a un percorso di coinvolgimento per una vasta gamma di ascoltatori, creando un legame diretto tra artisti e fan. La visione di Conti è chiara: il festival deve rimanere un punto di incontro, un luogo d’incontro non solo di talenti, ma anche di idee e relazioni nel mondo musicale contemporaneo. Sanremo 2025 si preannuncia come un evento che vuole guardare al futuro, mantenendo però le sue radici ben salde nella cultura italiana.

