Sanremo2024: Lorella Cuccarini celebra il Made in Italy

Lorella Cuccarini è stata l’anima della serata del venerdì di Sanremo. Ieri sera, al fianco di Amadeus, come ci si poteva aspettare, ha ballato, condotto e tenuto le redini del palco, da professionista consumata quale è. Nessuno, però, forse si aspettava che avrebbe fatto una scelta così importante anche per quanto riguarda gli outfit. Uno stile, il suo, che non ha scelto solo la bellezza e l’eleganza, ma che ha voluto fare un vero e proprio tributo alla storia della moda ed al made in Italy. In barba alle polemiche riguarda la pubblicità occulta, per ogni cambio con cui è entrata in scena, ieri sera Lorella Cuccarini ha spiegato quale brand stava indossando e come mai lo avesse scelto! Se vi siete persi questi momenti ecco un rapido riassunto!

Primo Cambio: Dolce&Gabbana

 

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In questo Festival D&G veste una delle candidate alla vittoria, che ha comunque già portato ampiamente a casa lo scettro della più bella cantante in gara. Lorella Cuccrini per il numero di ha scelto di omaggiare queste due grandi personalità della modo attingendo ad una collezione dei primi anni 2000. Una collezione sensuale, aggressiva, divertente, che prendeva forma mentre le modelle venivano allacciate nel backstage in abiti erotici, modernissimi e anticonformisti. L’abito raccoglie esperienze e racconti di un momento importante e per questo ho deciso di omaggiarli nel momento del ballo, dove posso raccontare il messaggio di un percorso fatto di passione, rischio e fantasia. Un abito comunicativo, ma mai volgare, ricordando un’epoca dove tutto era concesso. Dopo i primi anni ’90 Dolce & Gabbana ha utilizzato i consensi e la celebrità ottenuta per cambiare e destrutturare tutto quanto poteva essere stereotipato intorno alla figura femminile nella moda, liberandola da gabbie nelle quali, più e meno consapevolmente, era finita. Questo abito ha accompagnato la Cuccarini al ritorno sul palco dell’Ariston con un medley dei suoi successi più importanti!

Secondo Cambio: Gianfranco Ferrè

 

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Da troppo tempo assente all’Ariston, la più amata dagli italiani ha il merito di riportare sotto le luci della ribalta Gianfranco Ferrè. Gianfranco Ferrè aveva vestito Lorella Cuccarini a Sanremo nel 1995 quando gareggiò con “Un Altro Amore No“. Questo abito però, così come il precedente è stato “ripescato” dai primi 2000 e la scalata a ritroso nel tempo della moda quindi è ferma ancora agli inizi del millennio quando, per la prima discesa dalle scale, ieri sera, Lorella Cuccarini ha indossato questo splendido incrocio di linee e maestosità!

Terzo Cambio, il ricordo di Gianni Versace

 

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Gli anni ’90 arrivano eccome, e lo fanno con un colpo di classe ed al cuore dei nostalgici di anni gloriosi in tutti i campi per il Made in Italy! Lorella Cuccarini racconta coì la scelta di indossare Gianni Versace per il penultimo cambio della serata:

Un genio ed un fuoriclasse. Persona stimabile e sicuramente immortale. Il mio omaggio va a Gianni Versace, con un suo abito d’archivio di una delle collezioni che più ha lasciato spazio a giudizi, commenti e stupore: parliamo della collezione couture “Miss S&M”, successivamente chiamata “Bondage”, dell’autunno/inverno 1992.
Gianni espresse più volte le interessanti influenze dalle quali tutto ebbe origine. Da sua madre, una sarta che lo ha cresciuto a Reggio Calabria, e le prostitute che vivevano in fondo alla strada: il racconto esplicito del suo mondo di contrasti. La collezione all’epoca suscitò indignazione: c’erano persone che la amavano e altre che si sentirono offese. Gianni, alle accuse sessiste ricevute per la sfilata, rispose: “Ascolta tesoro, le donne oggi sono forti. Questa è una festa rock ‘n’ roll. Nessuna di queste ragazze è in vendita. È una fantasia.”

Quarto Cambio: Roberto Cavalli

 

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C’è stato tanto Cavalli in questo Sanremo. Si tratta, come dice la stessa Cuccarini nel presentare il suo ultimo cambio, di una rockstar della moda, nipote di un macchiaiolo che ha fatto dei patchwork il suo marchio di fabbrica. Ispirato dalla pittura, ma anche dall’eccentricità del suo genio creativo, ha brevettato una vera e propria tecnica di stampa capace di riportare lo spettatore ad osservare un quadro non più appeso, ma indossato. Eccessivo, prorompente, mai passato inosservato, Roberto Cavalli ha segnato profondamente il panorama del settore Moda. Amante della natura e dell’arte, lo stilista fiorentino ci racconta abiti dalle fantasie uniche e irreversibili. Anche qui si torna “solo” ai primi anni 2000 per un abito che, direbbe Valeria Marini, è stellare! La più amata dagli italiani, che sembra diventarlo ancora e sempre di più con il passare degli anni, non poteva che portare il vanto dell’alta moda italiana per il suo ritorno all’Ariston, e farlo con questa celebrazione è stato un vero, ennesimo, colpo da fuoriclasse!