Scandalo alla Bocconi di Milano: tre studenti sospesi per frasi sui bagni gender neutral
15 Febbraio 2024 Emiliano Belmonte![](https://www.tendenzediviaggio.it/wp-content/uploads/2024/02/Screenshot-2024-02-15-123138.jpg)
Tre studenti dell’Università Bocconi di Milano sono stati sospesi per sei mesi dopo aver pubblicato su social media una serie di commenti discriminatori e offensivi riguardanti l’introduzione dei bagni gender neutral nelle strutture dell’istituto. I commenti denigratori includono frasi come “Li userò, ma non per andare in bagno” e “Li puoi letteralmente usare per andare a trans”.
La notizia è stata diffusa inizialmente dai gestori della pagina Instagram “Proletariato bocconiano”. Non è escluso che siano stati fatti anche altri commenti denigratori, inclusi messaggi offensivi verso persone con disabilità.
L’Honor Code Bocconiano e le sanzioni disciplinari
L’Università Bocconi è chiara con i suoi studenti riguardo al rispetto delle norme e all’Honor Code Bocconiano, che stabilisce i principi e i regolamenti che devono essere seguiti dai membri della comunità accademica. Il mancato rispetto di questi valori può comportare sanzioni disciplinari, tra cui ammonizioni, interdizioni temporanee da corsi ed esami, sospensioni e addirittura esclusione temporanea dall’Università.
Il ruolo di Samuele Appignanesi nello scandalo
Samuele Appignanesi, studente di giurisprudenza e presidente dell’associazione Lgbtqia+ “Best Bocconi”, è stato il primo a segnalare all’Università i commenti transfobici e abilisti. Appignanesi ha raccontato l’esperienza dal suo profilo Instagram, spiegando le difficoltà incontrate nell’utilizzo dei bagni universitari prima dell’introduzione dei bagni gender neutral. L’università ha risposto prontamente all’issue, aggiungendo i bagni neutri nei suoi edifici a settembre.
Appignanesi ha sottolineato che le persone responsabili dei commenti offensivi sono consapevoli delle loro azioni e delle relative conseguenze disciplinari. Auspica che questa sia una lezione sulle conseguenze dell’odio e della discriminazione.