Il dibattito sull’ ora legale continua a suscitare forti emozioni, con scienziati e cittadini che si dividono sull’opportunità di mantenere o abolire questa pratica. In Italia , il passaggio all’ora legale è programmato per la notte tra il 29 e il 30 marzo 2025, un cambiamento che comporterà un’ora di sonno in meno per molti. Questa modifica, le cui origini risalgono alla Prima Guerra Mondiale , ha dato vita a un acceso confronto tra esperti e popolazione.
Mentre alcuni evidenziano i vantaggi del cambio orario, come una maggiore luce diurna nelle ore serali, altri mettono in guardia sui rischi per la salute e il benessere. Negli Stati Uniti , dove il cambio è avvenuto il 9 marzo, un sondaggio ha rivelato che il 54% degli intervistati sarebbe favorevole all’abolizione dell’ora legale. Ma cosa accadrebbe se questa pratica venisse eliminata? Alcuni legislatori, come quelli che hanno proposto il Sunshine Protection Act , suggeriscono di mantenere l’ora legale come standard tutto l’anno. Tuttavia, i ricercatori avvertono che questa soluzione potrebbe portare a mattine buie e serate eccessivamente illuminate, interferendo con i ritmi naturali del sonno.
Scienziati divisi
La comunità scientifica è tutt’altro che unita. Un recente articolo pubblicato su Royal Society Open Science ha visto due fisici, tra cui José MarÃa MartÃn-Olalla dell’Università di Siviglia, esprimere preoccupazioni riguardo alla possibilità di abolire i cambi stagionali. Secondo loro, il sistema attuale, pur con i suoi difetti, offre una soluzione pratica per armonizzare gli orari di lavoro e scuola con le variazioni naturali della luce solare. In passato, le persone si adattavano ai cicli naturali, alzandosi prima in estate e più tardi in inverno. Oggi, invece, seguiamo orari rigidi che non tengono conto delle stagioni.
MartÃn-Olalla sottolinea che questa rigidità porta a discrepanze tra i ritmi circadiani naturali e l’orologio sociale. La situazione è particolarmente critica nelle aree più vicine ai poli, dove la durata della luce diurna può variare drasticamente. Ma l’ora legale è davvero una soluzione priva di costi? La neurologa Joanna Fong-Isariyawongse , dell’Università di Pittsburgh, avverte che il cambio orario può avere effetti negativi sulla salute, poiché la luce solare è fondamentale per regolare i nostri ritmi biologici. L’esposizione alla luce al mattino, ad esempio, aiuta a stabilire un ciclo sonno-veglia sano.
Tanta luce non piace a tutti
Il prolungamento della luce serale, sebbene possa sembrare positivo, ha effetti collaterali significativi. Molti trovano difficile addormentarsi quando le serate si allungano, e questo porta a un aumento della sonnolenza tra i pendolari e, di conseguenza, a un incremento degli incidenti stradali. Studi hanno dimostrato che le interruzioni del sonno possono essere correlate a gravi problemi di salute, come infarti e ictus, oltre a costi sanitari elevati e perdita di produttività .
Tuttavia, non tutti gli esperti concordano su questi dati. MartÃn-Olalla, ad esempio, ritiene che le evidenze sui rischi per la salute non siano definitive e che sia complicato separare gli effetti dell’ora legale da quelli delle stagioni. Derk-Jan Dijk , neuroscienziato dell’Università del Surrey, aggiunge che le conseguenze negative dell’ora legale potrebbero essere amplificate.
Il dibattito si sposta ora su quale possa essere la soluzione migliore. Fong-Isariyawongse propone di non manipolare gli orari, ma di dare maggiore flessibilità a scuole e luoghi di lavoro, affinché possano adattarsi alle condizioni di luce naturale. Dijk, però, avverte che questa opzione potrebbe risultare più complessa da attuare rispetto ai cambi semestrali.
In definitiva, l’idea di un’ ora solare permanente emerge come una possibile soluzione, ma con le sue imperfezioni. Karin Johnson , neurologa dell’Università del Massachusetts, sottolinea che non esiste una soluzione universale per tutti, poiché ognuno ha un orologio biologico diverso. Tuttavia, molti esperti concordano sul fatto che abolire i cambi di ora potrebbe essere la scelta più saggia per la salute pubblica. “La comunità scientifica e medica è in gran parte favorevole all’ora solare permanente”, conclude l’esperta.