Scoperto a Novara un vasto laboratorio di metanfetamina: arrestato un giovane chimico

scoperto un laboratorio di metanfetamina a novara, arrestato un giovane chimico di 22 anni, operazione della polizia contro il narcotraffico nel quartiere sant’antonio.
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scoperto un laboratorio di metanfetamina a novara nel 2025, arrestato un giovane chimico coinvolto nella produzione illegale

Scoperta di un laboratorio di metanfetamina a Novara

Il 21 marzo 2025, a Novara, una significativa operazione della polizia ha portato alla luce un laboratorio clandestino di metanfetamina, evocando scenari simili a quelli della celebre serie “Breaking Bad”. Gli agenti della squadra mobile, specializzati nella lotta al narcotraffico, hanno arrestato un giovane chimico di 22 anni, studente universitario, accusato di produzione di sostanze stupefacenti.

Il laboratorio nascosto nel quartiere Sant’Antonio

Il laboratorio era situato nel quartiere Sant’Antonio, allestito all’interno dell’abitazione del giovane. Dopo mesi di indagini, gli investigatori hanno identificato il ragazzo, il quale, spinto dalla sua passione per la chimica e dalla serie televisiva, aveva trasformato il piano terra della sua casa in un vero e proprio impianto di distillazione. La mansarda, invece, era dedicata alla miscelazione e preparazione di vari composti chimici.

Indagini e sorveglianza attenta

L’operazione è stata il frutto di un’attenta sorveglianza. Gli agenti hanno osservato che il giovane apriva frequentemente le finestre del piano terra, liberando nell’aria un odore inconfondibile, tipico della produzione di metanfetamina. All’ingresso nell’abitazione, gli investigatori hanno trovato una stanza illuminata da una lampadina rossa, dotata di un complesso sistema di distillazione, completo di matracci e beute in vetro borosilicato, progettati per resistere alle alte temperature necessarie per la produzione della droga.

Un laboratorio ben fornito

In aggiunta, il laboratorio conteneva una vasta gamma di precursori chimici, reperibili solo attraverso il mercato nero o il Darkweb. Nella mansarda, gli agenti hanno rinvenuto numerose dosi pronte per lo spaccio, tra cui metanfetamina, MDMA, DMT, DOM e DOB. Tra le sostanze piĂ¹ inquietanti prodotte dal giovane vi erano anche i famigerati “francobolli allucinogeni”, piccoli frammenti imbevuti di LSD e DOM, capaci di rilasciare rapidamente la sostanza nel corpo.

Impatto locale e europeo

Questa operazione ha un’importanza significativa non solo a livello locale, ma anche nel contesto europeo, poichĂ© le sostanze sequestrate andranno ad arricchire le tabelle degli stupefacenti in uso nei vari Paesi dell’Unione Europea. Il laboratorio, per la diversificazione delle sostanze prodotte, è stato classificato tra i piĂ¹ grandi del suo genere.

Collaborazione delle forze dell’ordine

A supporto dell’operazione, è intervenuto anche il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica – Laboratorio di Chimica Forense – Piemonte e Valle d’Aosta, insieme alla polizia scientifica locale. Le dichiarazioni del Commissario Capo Cesare Palenzona, dirigente della polizia di Stato, hanno sottolineato l’importanza di questa scoperta nel contrasto al narcotraffico e nella salvaguardia della comunitĂ .

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