Scoperto un antico bagno rituale ebraico negli scavi di Ostia Antica, un unicum nel Mediterraneo

rinvenuto un antico mikveh a ostia antica, primo bagno rituale ebraico al di fuori di israele, che testimonia la presenza della comunità ebraica nell’antico porto di roma.
"Antico bagno rituale ebraico scoperto a Ostia Antica, un unicum nel Mediterraneo" "Antico bagno rituale ebraico scoperto a Ostia Antica, un unicum nel Mediterraneo"
scoperta di un antico bagno rituale ebraico a ostia antica, un unicum nel mediterraneo, rivela nuove prospettive sulla cultura ebraica nel mondo romano

Un’importante scoperta archeologica ha recentemente arricchito il panorama culturale italiano: un antico bagno rituale ebraico, conosciuto come mikveh, è stato rinvenuto nel Parco archeologico di Ostia Antica. Questo ritrovamento, emerso durante gli scavi condotti tra giugno e agosto 2024, offre nuove prospettive sulla presenza della comunità ebraica nell’antico porto di Roma, un crocevia di culture e tradizioni.

Il mikveh di Ostia: un unicum nel mediterraneo

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha messo in evidenza l’importanza di questa scoperta, definendola un evento senza precedenti nell’area mediterranea di epoca romana, al di fuori della Terra di Israele. Durante la presentazione, Giuli ha affermato che il mikveh non è solo un simbolo della presenza ebraica a Ostia, ma anche un testimone della tolleranza e del dialogo interculturale che caratterizzava la civiltà romana. “Ostia è stata un punto di incontro per diverse etnie e religioni, un vero melting pot che ha accolto culti e tradizioni di varie origini”, ha dichiarato il ministro.

La campagna di scavo, parte del progetto Ops – Ostia Post Scriptum, è stata finanziata dal Ministero della Cultura con un investimento di 124.190 euro, destinato alla ricerca archeologica nel 2024. Giuli ha espresso orgoglio per il fatto che questa scoperta sia il risultato della ripresa delle attività di scavo nel parco, che ha visto un aumento dell’accessibilità per i visitatori e una rinnovata attenzione alla ricerca.

Un patrimonio culturale da valorizzare

Alfonsina Russo, Capo Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale, ha sottolineato come il rinvenimento del mikveh confermi l’importanza di Ostia come porto e porta di Roma nel Mediterraneo. “Questo sito non è solo un reperto archeologico, ma un simbolo del nostro patrimonio culturale, che merita di essere conosciuto e valorizzato”, ha affermato Russo. La scoperta del mikveh, il primo di questo tipo al di fuori di Israele, rappresenta un’opportunità unica per approfondire la conoscenza della storia e della cultura ebraica in Italia.

Massimo Osanna, direttore generale Musei, ha aggiunto che i finanziamenti del Ministero della Cultura hanno permesso di attuare un piano di interventi su scala nazionale, con particolare attenzione alla manutenzione e alla promozione della ricerca archeologica. “Il Parco archeologico di Ostia Antica si è distinto per l’innovazione dei suoi progetti e per l’eccellenza della ricerca, come dimostra la scoperta del mikveh“, ha dichiarato Osanna.

Un testimone della storia ebraica

Alessandro D’Alessio, direttore del Parco archeologico, ha descritto il mikveh come un ritrovamento straordinario, sottolineando che non erano noti altri bagni rituali di epoca romana al di fuori delle regioni storiche di Giudea, Galilea e Idumea. “Questa scoperta conferma l’importanza della comunità ebraica a Ostia nel corso dell’età imperiale, testimoniando una presenza continuativa che risale almeno al I secolo”, ha spiegato D’Alessio.

Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, ha espresso il suo entusiasmo per il ritrovamento, evidenziando il valore archeologico e rituale del mikveh. “Questo monumento arricchisce la storia degli ebrei di Roma e testimonia la loro millenaria presenza e l’importanza delle tradizioni”, ha commentato Di Segni, auspicando che gli scavi possano continuare e che il sito possa presto essere aperto al pubblico.

Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha condiviso il suo orgoglio per la scoperta, sottolineando il legame profondo tra la comunità e la Terra d’Israele. “Il mikveh rappresenta una presenza viva e continua, un segno dell’identità e della cultura ebraica che si è preservata nel tempo”, ha concluso Fadlun, augurandosi che il ritrovamento porti benefici all’intero territorio.

Questa scoperta non solo arricchisce la storia di Ostia, ma offre anche un’opportunità unica per riflettere sulla ricchezza e la diversità del patrimonio culturale italiano, invitando tutti a scoprire e apprezzare le radici storiche di una comunità che ha contribuito in modo significativo alla storia di Roma e del Mediterraneo.

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