La Calabria, una regione incastonata tra il mare Tirreno e il mare Ionio, si presenta come un autentico tesoro di sapori e tradizioni gastronomiche. Tra le sue perle, emerge la liquirizia, una pianta che ha trovato in questo angolo d’Italia il suo ambiente ideale. La storia di questo prodotto, che affonda le radici nell’antichità , è un racconto affascinante che merita di essere esplorato.
Una terra incastonata tra due mari
La Calabria offre un panorama ricco e variegato, dove il mare e le montagne si fondono in un abbraccio unico. Le sue caratteristiche geografiche hanno da sempre attratto coloni e viaggiatori, rendendola un luogo privilegiato per la coltivazione di diverse materie prime. Già nell’antichità , i Greci riconobbero le potenzialità di questa terra, che continua a sorprendere con la sua ricchezza naturalistica e i suoi tesori storici.
Le tracce della Magna Grecia sono ancora visibili nei numerosi siti archeologici sparsi lungo la costa e nell’entroterra. Questi luoghi non solo narrano la storia di un passato glorioso, ma sono anche la base della tradizione enologica calabrese, che si è sviluppata nel corso dei secoli, intrecciandosi con le pratiche agricole locali. La Calabria, quindi, non è solo una meta da visitare, ma un’esperienza da vivere, dove ogni angolo racconta una storia.
La ricchezza del gusto: storia della liquirizia
La liquirizia, scientificamente nota come Glycyrrhiza glabra, ha conquistato il palato di molte civiltà nel corso della storia. Le sue proprietà benefiche e il suo sapore dolce sono stati apprezzati sin dall’antichità , con tracce del suo utilizzo che risalgono a Mesopotamia, Egitto, Grecia e Roma. Questa pianta, appartenente alla famiglia delle Fabaceae, si distingue per le sue radici che possono penetrare nel terreno fino a tre metri, da cui si estrae il prezioso sapore che caratterizza molti dolci.
La lavorazione della liquirizia ha subito un’evoluzione significativa tra il Quattro e il Cinquecento, periodo in cui il commercio europeo ha iniziato a diffondere questo prodotto. Grazie alla sua tradizione e alla qualità della sua liquirizia, la Calabria è diventata un punto di riferimento nel mercato. Verso la fine del Seicento, la produzione calabrese ha iniziato a farsi strada, affermandosi non solo a livello locale, ma anche in altre regioni italiane come Abruzzo e Sicilia. Oggi, la liquirizia calabrese è riconosciuta come un’eccellenza, simbolo della cultura gastronomica della regione.
Liquirizia di Calabria DOP
Il riconoscimento della Liquirizia di Calabria DOP è il risultato di un perfetto equilibrio tra clima e caratteristiche del terreno. Questo marchio di qualità garantisce al consumatore un prodotto dalle peculiarità uniche, frutto di un processo di lavorazione rigoroso. La raccolta della liquirizia avviene quando la radice ha un’umidità di circa il 50%, un fattore critico che richiede particolare attenzione per evitare deterioramenti. La lavorazione deve avvenire nella stessa area di coltivazione, assicurando così freschezza e qualità del prodotto finale.
Le proprietà della liquirizia sono molteplici: è nota per le sue qualità antinfiammatorie, antiossidanti e gastroprotettive. In cucina, trova spazio in diverse preparazioni, dai dolci ai liquori, fino ai gelati e alle caramelle. Il suo sapore intenso e persistente la rende un ingrediente prezioso, capace di arricchire anche il tabacco. La liquirizia calabrese, quindi, non è solo un prodotto da gustare, ma un vero e proprio simbolo di una tradizione che continua a vivere e a sorprendere.