Sequestrato un cantiere navale di 4.000 mq a Ostia per mancanza di autorizzazioni e rifiuti abbandonati

sequestro di un cantiere navale a ostia per assenza di autorizzazioni e gestione irregolare di rifiuti speciali, intervento congiunto delle autorità per tutelare l’ambiente e la legalità
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sequestro cantiere navale a ostia: 4.000 mq senza autorizzazioni e rifiuti abbandonati nel 2025

Ostia, 8 marzo 2025 – Un’importante operazione congiunta tra la Sezione Operativa Navale di Roma e la Capitaneria di Porto di Roma ha portato al sequestro di un cantiere navale di 4.000 mq, situato lungo la sponda sinistra del Tevere, nelle vicinanze dell’Isola di Tor Boacciana. Questo intervento, che ha visto la partecipazione anche del personale tecnico della Regione Lazio e dell’Arpa Lazio, è stato reso possibile grazie a un’indagine approfondita coordinata con la Procura della Repubblica.

Durante il sopralluogo, gli agenti hanno rilevato l’assenza di un titolo concessorio per l’uso del bene demaniale, un aspetto fondamentale per la legalità dell’operazione. Di conseguenza, è stato disposto il sequestro preventivo di circa 1.980 mq di specchio acqueo e di una porzione di pontile di circa 60 mq, che ospitava 54 unità da diporto. Inoltre, nel corso delle ispezioni, sono stati scoperti ingenti quantitativi di rifiuti speciali, sia pericolosi che non, abbandonati in modo incontrollato sul terreno, senza alcuna protezione per l’ambiente circostante.

Le autorità in azione

L’area del cantiere è stata immediatamente posta sotto sequestro dai reparti operanti, con successiva convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.). Le violazioni riscontrate riguardano la gestione non autorizzata di rifiuti, un reato previsto dal “Testo Unico Ambientale” del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Questo intervento non solo evidenzia l’importanza della legalità nella gestione delle risorse ambientali, ma sottolinea anche l’impegno delle autorità nel garantire la corretta fruizione del demanio marittimo e fluviale.

La sinergia tra le diverse amministrazioni coinvolte è un chiaro segno della determinazione nel tutelare l’ambiente e nel garantire l’uso legittimo degli specchi acquei. La Guardia Costiera e la Guardia di Finanza hanno dimostrato la loro versatilità operativa, intervenendo in modo coordinato per proteggere il patrimonio ambientale e garantire la legalità lungo le aree fluviali costiere.

Un impegno per l’ambiente

La presenza di rifiuti speciali abbandonati rappresenta una seria minaccia per l’ecosistema locale e per la salute pubblica. L’azione delle autorità è quindi fondamentale non solo per ripristinare la legalità, ma anche per prevenire ulteriori danni ambientali. La Procura della Repubblica ha avuto un ruolo cruciale nel dare impulso a queste operazioni, sottolineando l’importanza di tutelare l’economia legale del Paese.

L’operazione di Ostia è un esempio lampante di come le istituzioni possano collaborare efficacemente per affrontare problematiche complesse legate alla gestione dei rifiuti e alla protezione dell’ambiente. La vigilanza e l’azione tempestiva delle autorità competenti sono essenziali per garantire che le risorse naturali siano utilizzate in modo sostenibile e responsabile, a beneficio delle generazioni future.

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