Simone Pafundi, giovane talento del calcio italiano, fa ritorno all’Udinese dopo un anno di prestito al Losanna. La sua esperienza in Svizzera non è stata all’altezza delle aspettative, con un numero esiguo di presenze che ha suscitato diverse critiche. Mentre il futuro del calciatore rimane incerto, il club friulano dovrà valutare attentamente le prossime mosse.
Il ritorno di Pafundi all’Udinese
Dopo mesi di attesa e tensioni, Simone Pafundi è ufficialmente tornato all’Udinese. La decisione del Losanna di non esercitare il diritto di riscatto ha segnato la fine di una parentesi poco brillante per il giovane calciatore. Un breve comunicato della società svizzera ha confermato il ritorno: “A un anno dall’arrivo in prestito, Simone Pafundi torna al suo club di provenienza, l’Udinese Calcio. L’intera società gli augura successo nelle sue future sfide sportive.” Questo evento avviene in un momento cruciale per Pafundi, il quale spera di rimettersi in gioco sotto la guida del nuovo tecnico dell’Udinese, Runjaic. Sarà interessante osservare come verrà gestito il suo inserimento nella rosa friulana, anche considerando le difficoltà avute al Losanna.
Un’annata complicata con il Losanna
L’esperienza di Pafundi al Losanna è stata segnata da alti e bassi. Nella stagione precedente, aveva dimostrato buone potenzialità, collezionando 17 apparizioni, un gol e due assist. Tuttavia, l’inizio della stagione 2024-2025 ha rappresentato un vero e proprio calvario per lui. Pafundi ha registrato solo due presenze in campionato, accumulando un misero totale di 17 minuti di gioco, con ulteriori trenta minuti in Coppa. I problemi fisici, in particolare legati a una caviglia, hanno influito negativamente sul suo rendimento.
La situazione ha portato il Losanna, attualmente impegnato nella corsa alla promozione, a ripensare il suo contributo. La frustrazione è palpabile con il club che ha finito per non esercitare l’opzione di riscatto fissata a 15 milioni di euro, una cifra che risulta proibitiva per il club, già in difficoltà finanziarie. Queste valutazioni sono state espresse anche dal direttore sportivo del Losanna, Henchoz, il quale ha commentato apertamente la situazione di Pafundi in un’intervista rilasciata a “Blick”, definendo incertezze economiche e performance insufficienti come motivi principali per questa decisione.
Le parole di Henchoz e Magnin sulla situazione
La valutazione di Pafundi da parte di Henchoz risulta essere tagliente e onesta. Ha dichiarato che la figura di Pafundi non ha mai soddisfatto le aspettative del club e che gli infortuni frequenti hanno limitato notevolmente la sua capacità di incidere sul gioco. “Non ha mai trovato il ritmo che né noi né lui volevamo vedere,” ha affermato Henchoz, evidenziando l’importanza di un buon stato di forma in primo luogo.
Il tecnico Magnin, al momento del suo arrivo, ha messo in guardia sul rischio di sovraccaricare un giovane calciatore, sottolineando come le aspettative della tifoseria a volte possano essere irrealistiche. “Stiamo parlando di un giovane giocatore che non ha mai giocato due partite di fila. La gente sembra aspettarlo come se fosse Gesù,” ha sottolineato Magnin, cercando di attenuare la pressione su Pafundi.
Le esperienze con le nazionali giovanili
Nonostante la scarsa attività al Losanna, Pafundi ha avuto l’opportunità di indossare le maglie delle nazionali giovanili italiane. Ha esordito con l’Under 21 da poco e fa parte dell’Under 20, pronta ad affrontare i Mondiali di categoria nella prossima primavera. Ha anche allacciato i rapporti con la Nazionale maggiore, rappresentando un riconoscimento al suo potenziale, anche se le chance di gioco sono state limitate.
Questa produzione con le nazionali giovanili potrebbe rappresentare un nodo cruciale per il suo futuro. Pafundi si trova ora a un bivio, dove dovrà mostrare le sue qualità per riconquistare un posto nel cuore dei tifosi friulani e affermarsi nel calcio professionistico, cercando di lasciarsi alle spalle le delusioni vissute nelle ultime stagioni. Sarà interessante seguire la sua evoluzione nei prossimi mesi con l’Udinese, dove ottime prestazioni potrebbero riaccendere le speranze di una carriera brillante.