Siria, oltre mille morti in 48 ore: esecuzioni sommarie colpiscono Latakia

crisi in siria: oltre mille morti in due giorni a latakia tra violenze e repressione delle forze di sicurezza e milizie alawite
"Immagine di un'area colpita da esecuzioni sommarie a Latakia, Siria, con oltre mille morti in 48 ore." "Immagine di un'area colpita da esecuzioni sommarie a Latakia, Siria, con oltre mille morti in 48 ore."
"Tragedia in Siria: oltre mille morti in 48 ore a Latakia a causa di esecuzioni sommarie."

Oltre mille morti in due giorni: la crisi in Siria si aggrava a Latakia

La crisi in Siria sta raggiungendo livelli allarmanti, con un tragico bilancio che supera le mille vittime in sole quarantotto ore. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’organizzazione non governativa con sede a Londra, la regione di Latakia è stata scenario di violenze inimmaginabili, coinvolgendo un numero elevato di civili. Tra le vittime, ben 745 sono stati identificati come civili, colpiti da esecuzioni sommarie effettuate dalle forze di sicurezza siriane e dalle milizie alawite leali al regime di Bashar Assad.

Un contesto di violenza e repressione

Le violenze hanno avuto inizio giovedì scorso, quando le milizie alawite hanno teso una vasta imboscata a Jableh contro le forze siriane, composte da gruppi armati guidati da Hayat Tahir al-Sham. Questo attacco ha scatenato una reazione violenta, dando origine a scontri che hanno provocato un numero impressionante di morti. Il governo siriano, rappresentato dal presidente facente funzione Ahmad al-Sharaa, ha minimizzato l’entità delle esecuzioni, definendole “azioni individuali” non coordinate con le forze di sicurezza. Tuttavia, la realtà sul campo racconta una storia ben diversa, con milizie non ufficialmente integrate che si sono unite all’operazione di repressione, giungendo da diverse aree del Paese.

Testimonianze agghiaccianti

Le testimonianze dei residenti di Snobar, una delle località colpite, offrono un quadro agghiacciante. Un uomo ha raccontato di come uomini armati abbiano ucciso almeno 14 membri della sua famiglia, inclusi un anziano di 75 anni e i suoi tre figli, davanti agli occhi della moglie. La brutalità di questi attacchi è ulteriormente amplificata dalla mancanza di servizi essenziali nella regione, con la popolazione costretta a vivere senza elettricità e acqua. Un altro testimone ha descritto scene strazianti, con i cadaveri impilati nelle strade, un chiaro segno della violenza che ha travolto la comunità.

Un appello all’unità nazionale

In questo contesto drammatico, Ahmad al-Sharaa ha lanciato un appello per l’unità nazionale, cercando di giustificare gli sviluppi recenti come “inciampi attesi”. Tuttavia, la crescente insoddisfazione tra la popolazione e la brutalità delle azioni delle forze di sicurezza sollevano interrogativi sulla stabilità del regime. La situazione in Siria, già complessa, sembra avviarsi verso un ulteriore deterioramento, con le conseguenze di questa spirale di violenza che si faranno sentire non solo a Latakia, ma in tutto il Paese.

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