“Sottosegretario Delmastro rinviato a giudizio per il caso Cospito: dettagli sulle accuse e le implicazioni legali”

Andrea Delmastro rinviato a giudizio per rivelazione del segreto d’ufficio

Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è stato rinviato a giudizio dal Gup di Roma per il reato di rivelazione del segreto d’ufficio. Il processo inizierà il prossimo 12 marzo. L’avvocato Giuseppe Valentino, difensore di Delmastro, ha commentato dicendo: “Confidavamo in una decisione diversa perché c’erano tutti i presupposti per una sentenza di non luogo a procedere”.

L’accusa e la vicenda di Alfredo Cospito

Delmastro dovrà rispondere dell’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis. Nel luglio scorso, la Gip Emanuela Attura aveva disposto l’imputazione coatta per Delmastro, nonostante la procura di Roma avesse chiesto l’archiviazione del caso. Secondo il giudice Attura, entrambi gli elementi oggettivi e soggettivi dell’accusa sussistono. Il processo inizierà il 12 marzo.

Le registrazioni e l’indagine ministeriale

Il caso è nato quando il deputato di Fdi Giovanni Donzelli ha riportato alla Camera i contenuti di alcune registrazioni svolte nel carcere di Sassari, dove Cospito era detenuto. Le registrazioni erano state girate a Donzelli dal sottosegretario Delmastro e riguardavano conversazioni che Cospito aveva avuto con boss di camorra e ‘ndrangheta durante l’ora d’aria prevista per il regime del carcere duro. L’indagine ministeriale ha stabilito che queste registrazioni non sono coperte da segreto in quanto non sono intercettazioni, ma registrazioni di sorveglianza. Il Ministero della Giustizia ha quindi “assolto” Donzelli e indirettamente Delmastro, affermando che le conversazioni non rientrano nella disciplina degli atti classificati.

In conclusione, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro è stato rinviato a giudizio per rivelazione del segreto d’ufficio in relazione alla vicenda di Alfredo Cospito. Il processo inizierà il prossimo 12 marzo. Le registrazioni che hanno scatenato il caso non sono coperte da segreto secondo l’indagine ministeriale.