Strage di Erba: Testimoni Inediti Riaprono il Caso, Nuova Pista Legata allo Spaccio Nordafricano

Nuove testimonianze inedite potrebbero riaprire il caso della strage di Erba, che per oltre 15 anni ha visto Olindo Romano e Rosa Bazzi accusati degli omicidi di Raffaella Castagna, Paola Galli, Jousseph e Valeria Cherubini. Il legale della coppia ha raccolto dichiarazioni da tre persone mai ascoltate durante il processo, aprendo una pista investigativa finora trascurata, collegata allo spaccio di droga nel Comasco e alla rivalità tra la banda di Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna, e un gruppo di origini marocchine.

Le nuove testimonianze suggeriscono un possibile coinvolgimento di Marzouk in una guerra per il controllo delle piazze di spaccio nell’hinterland di Como. Abdi Kais, connazionale di Marzouk e suo compagno di cella, ha dichiarato di aver ricevuto avvertimenti dallo stesso Marzouk riguardo a Raffaella e Jousseph, indicando una possibile vendetta. La testimonianza è stata resa in una saletta riservata dell’hotel Royal Victoria di Tunisi, alla presenza degli avvocati della difesa.

Due testimoni, mai ascoltati in modo approfondito durante il processo, hanno sostenuto di aver visto tre persone sospette, di cui almeno due stranieri, nei pressi della scena del crimine. Fabrizio Manzeni, residente in via Diaz, ha raccontato di aver osservato due individui extracomunitari discutere animatamente vicino al suo cancello. Un altro testimone, Ben Chemcoum, ha riferito di aver incrociato un uomo robusto l’11 dicembre 2006 e di aver visto un furgone bianco con una voce che chiamava qualcuno in lingua tunisina.

Gli avvocati di Olindo e Rosa sottolineano che questi testimoni non sono mai stati ascoltati durante il processo, e alcuni verbali sono stati trasmessi in Procura solo dopo la confessione dei coniugi, sollevando dubbi sulla trasparenza dell’indagine. Le nuove testimonianze potrebbero aprire una pista alternativa nel caso, rilanciando il dibattito sulla responsabilità della strage di Erba.