Strasburgo condanna l’Italia per minori in hotspot Taranto: violazioni dei diritti umani e responsabilità dello Stato

A hand of a young morher near the foot of her child in a top picture taken in Lampedusa where thousand of migrants wait for military ship Cassiopea to be transferred far from Lampedusa Island, 15 September 2023. A record number of migrants and refugees have arrived on the Italian island of Lampedusa in recent days. Lampedusa's city council declared a state of emergency on 13 September evening after a 48-hour continuous influx of migrants. In the morning of September 14, nearly 7,000 migrants were on the island. ANSA/CIRO FUSCO/ SIMBOLICA MIGRANTI/SBARCHI/LAMPEDUSA

La Corte europea dei diritti umani condanna l’Italia per le condizioni inumane e degradanti in cui sono stati detenuti quattro migranti minori ghanesi nell’hotspot di Taranto nel 2017. Secondo la sentenza, il Paese dovrà risarcire ciascuno dei quattro con 6.500 euro per danni morali, oltre a 4.000 euro per le spese legali complessive. I quattro giovani, tutti nati nel 2000, erano arrivati in Italia il 22 maggio 2017 dichiarando di essere minorenni. Nonostante ciò, sono stati trasferiti nell’hotspot di Taranto, destinato solo agli adulti, dove sono rimasti per quasi due mesi fino a metà luglio, quando sono stati trasferiti in una struttura per minori dopo un intervento della Corte di Strasburgo. La Corte europea dei diritti umani ha basato la sua condanna sulle prove fornite dai quattro migranti, tra cui fotografie che mostravano il sovraffollamento dell’hotspot, progettato per ospitare 400 persone ma che al momento conteneva 1.419 persone, e le condizioni igieniche inadeguate. Il governo italiano non ha contestato questi dati, ma ha spiegato che il 22 e 26 maggio 2017 sono sbarcati due gruppi di migranti molto numerosi, tra cui 202 minori, e che questi arrivi massicci hanno reso la situazione particolarmente difficile da gestire.