Il crescente interesse verso soluzioni sostenibili sta rivoluzionando il modo in cui gli italiani si approcciano al mercato dell’usato. Sulla piattaforma Subito, si stima che ogni transazione di compravendita consenta un risparmio medio di 28 kg di CO2, una cifra che rispecchia la quantità di anidride carbonica catturata da un albero in un anno. Attraverso una partnership con Vaayu, Subito ha sviluppato una nuova metodologia per calcolare le emissioni evitate grazie all’acquisto di beni di seconda mano, adottando standard scientifici aggiornati.
Una valutazione più accurata dell’impatto ambientale
Il calcolo delle emissioni potenzialmente evitate è ora più preciso grazie all’applicazione del metodo LCA e all’implementazione di una mappatura dettagliata delle emissioni legate alle attività della piattaforma. Subito ha anche avviato un’indagine per raccogliere dati sui comportamenti dei suoi utenti, con particolare attenzione ai trasporti e agli imballaggi. Questa iniziativa ha permesso di stimare, per la prima volta, l’impatto medio di una transazione tipo.
Giuseppe Pasceri, CEO di Subito, ha sottolineato come la maggior parte degli italiani stia già partecipando attivamente all’economia circolare: “Il 60% degli utenti ha acquistato prodotti di seconda mano, contribuendo a prolungare la vita utile dei beni e riducendo la necessità di nuove produzioni”. Il messaggio chiave è chiaro: ogni acquisto nell’usato non solo è un gesto accessibile, ma aiuta anche a costruire un futuro più sostenibile.
Vantaggi dell’economia dell’usato
Optare per prodotti di seconda mano significa non solo risparmiare denaro, ma anche contribuire alla riduzione dei rifiuti e delle emissioni di CO2. Le economie dell’usato riducono il bisogno di nuove produzioni, che richiedono risorse che hanno un impatto notevole sull’ambiente, dall’estrazione delle materie prime alla lavorazione e distribuzione. Le ricerche effettuate su Subito dimostrano chiaramente come il 52% delle persone che acquistano usato affermano di farlo per sostituire l’acquisto di un bene nuovo. Il 55% di questa percentuale si riferisce a categorie come l’elettronica.
Questa transizione verso un consumo più responsabile è supportata anche dall’indagine svolta da Subito, che ha rivelato come gli italiani stiano diventando sempre più consapevoli delle conseguenze ambientali delle loro scelte. Più che semplici acquisti, le transazioni di usato si configurano come azioni decisive verso un consumo più circolare.
Il comportamento sostenibile degli utenti
Un aspetto fondamentale emerso dall’indagine di Subito riguarda i comportamenti legati al trasporto e all’imballaggio. Un sorprendente 80% degli utenti che vendono un prodotto presso la piattaforma utilizza confezioni già presenti in casa o imballaggi recuperati da precedenti acquisti, contribuendo così a minimizzare l’impatto ambientale. Allo stesso modo, il 80% degli acquirenti preferisce effettuare lo scambio di persona, utilizzando mezzi pubblici o percorsi a piedi, ottimizzando il tragitto e limitando l’uso di imballaggi nuovi.
In particolare, tra coloro che scelgono di incontrarsi per la transazione, il 63% afferma di non utilizzare alcun tipo di imballaggio e il 30% ricorre a confezioni già utilizzate in precedenza. Questo comportamento evidenzia la crescente consapevolezza degli italiani sulle pratiche sostenibili, rendendo la compravendita di oggetti usati non solo vantaggiosa, ma anche responsabile per l’ambiente.
L’approccio di Subito non si limita quindi a facilitare la compravendita di oggetti usati, ma coinvolge attivamente gli utenti in una più ampia discussione sull’importanza della sostenibilità e dell’economia circolare. I dati raccolti mostrano come ogni piccola azione, come scegliere di acquistare il usato, possa contribuire a una società più attenta alle problematiche ambientali.