Appello di Susan Sarandon contro l’intimidazione
Susan Sarandon, attrice e attivista di fama mondiale, ha lanciato un forte appello contro l’intimidazione che caratterizza la società americana. Durante la presentazione della mostra Breathtaking, inaugurata il 2 aprile 2025 presso il Museo di Storia Naturale di Milano, Sarandon ha evidenziato l’importanza di esprimere la propria voce in un periodo in cui il silenzio può essere visto come complicità. “Non possiamo permetterci il lusso di arrenderci, di mollare”, ha affermato, sottolineando la necessità di resistere e combattere per i diritti e la giustizia.
La mostra provocatoria
La mostra, realizzata dalla Nobile Agency, si presenta come un’opera d’arte provocatoria che invita alla riflessione. Al centro dell’installazione si trova una bara di cristallo riempita d’acqua, un simbolo potente di fragilità e vulnerabilità. I volti di celebri personalità, tra cui Helena Christensen, Misty Copeland, Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg, Gala Gonzalez, Julianne Moore, Bridget Moynahan, Carolyn Murphy, Isabella Rossellini, Susan Sarandon e Naomi Watts, sono stati ritratti dal fotografo Fabrizio Ferri in una rappresentazione inquietante: sembrano asfissiati dalla plastica, un chiaro richiamo all’emergenza dell’inquinamento degli oceani e alla crisi ambientale che ci circonda.
Un messaggio urgente
La scelta di utilizzare la plastica come elemento visivo centrale non è casuale. Questa mostra si propone di sensibilizzare il pubblico riguardo a un problema che, sebbene spesso trascurato, ha conseguenze devastanti per il nostro pianeta. La plastica, che invade i mari e gli oceani, non solo minaccia la vita marina, ma ha anche un impatto diretto sulla salute umana. Sarandon, insieme agli altri artisti coinvolti, mira a stimolare una presa di coscienza collettiva, spingendo le persone a riflettere sulle proprie azioni quotidiane e sul loro impatto sull’ambiente.
Dettagli della mostra
La mostra Breathtaking rimarrà aperta fino al 27 aprile 2025, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di confrontarsi con queste tematiche urgenti attraverso l’arte. La presenza di volti noti nel progetto non solo attira l’attenzione, ma serve anche a sottolineare che la lotta contro l’inquinamento e per la giustizia sociale è una battaglia che coinvolge tutti, indipendentemente dal proprio status. In un’epoca in cui le sfide sembrano insormontabili, l’invito di Sarandon a non arrendersi mai risuona come un monito e un incoraggiamento a continuare a lottare per un futuro migliore.