Tensione crescente in Georgia: la crisi politica si intensifica in vista delle elezioni presidenziali

Tensioni politiche in Georgia con oltre cento giorni di proteste contro il governo, mentre la presidente Zourabishvili contesta l’illegittimità del Parlamento e chiede nuove elezioni legislative.
Tensione crescente in Georgia: la crisi politica si intensifica in vista delle elezioni presidenziali - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Il clima politico in Georgia sta vivendo un momento di forte tensione, con manifestazioni che si protraggono ormai da oltre cento giorni. Il governo di Sogno Georgiano ha recentemente annunciato la data per le elezioni presidenziali, mentre la presidente outgoing, Salomé Zourabishvili, si oppone energicamente a cedere il suo posto, contestando la legittimità del Parlamento attuale. Il passato recente ha visto un notevole incremento delle tensioni sociali, alimentate dalla sospensione dei negoziati per l’adesione all’Unione Europea da parte del governo, creando un ambiente incerto che potrebbe portare a nuove ondate di proteste.

La posizione di Salomé Zourabishvili e le elezioni presidenziali

Salomé Zourabishvili, presidente della Georgia dal 2018, ha espresso la sua intenzione di non abbandonare l’incarico, sostenendo che il nuovo Parlamento, eletto il 26 ottobre scorso, è illegittimo. Il suo disaccordo con il processo che ha portato all’elezione del Collegio elettorale sembra un motivo principale della sua opposizione. Questo Collegio, formato da 300 membri, è stato al centro delle polemiche dopo le elezioni legislative dell’ottobre 2023, dove Sogno Georgiano ha ottenuto il 54% dei voti, contro il 38% della coalizione di opposizione. La Zourabishvili ha richiesto nuove elezioni legislative, evidenziando l’importanza di un processo elettorale trasparente e rappresentativo.

Con le elezioni presidenziali in arrivo, i riflettori si spostano sull’unico candidato designato: l’ex calciatore Mikheil Kavelashvili. La sua elezione, prevista per il 29 novembre, appare alquanto scontata, considerando che i membri dell’opposizione hanno annunciato la loro assenza dalle votazioni. La richiesta di Zourabishvili di ulteriori elezioni legislative sembra quindi destinata a rimanere inascoltata, intensificando ulteriormente le tensioni tra le due fazioni politiche.

Prolungate manifestazioni di protesta e richieste di cambiamento

Le dimostrazioni contro il governo georgiano non accennano a placarsi, con oltre cento giorni di proteste che hanno coinvolto diverse città, tra cui la capitale Tbilisi. I manifestanti si oppongono alle decisioni del governo, in particolare la sospensione dei negoziati per l’adesione all’Unione Europea, comunicata dal premier Irakli Kobakhidze a fine novembre. Questa decisione ha scatenato una forte reazione da parte della comunità civile, che per molti versi percepisce un crescente allontanamento dalla scelta di orientamento occidentale, portando la Georgia a una situazione di maggiore vulnerabilità geopolitica.

Zourabishvili, nel tentativo di mobilitare l’opinione pubblica a suo favore, ha ribadito la sua determinazione a rimanere in carica, affermando che il suo mandato continua nonostante i cambiamenti politici in atto. La situazione attuale sembra riflettere una frattura profonda non solo all’interno del Parlamento, ma anche nella società georgiana, dove le visioni politiche divergono nettamente e i cittadini esprimono un forte desiderio di stabilità e trasparenza.

Sogno georgiano e le sue influenze politiche

Sogno Georgiano, il partito al potere, ha visto in Mikheil Kavelashvili un candidato che potrebbe rappresentare la continuità del governo attuale. Con un passato da atleta e una visione politica che tende a esaltare valori tradizionali, Kavelashvili si inserisce in un contesto politico che molti considerano un tentativo di riavvicinamento alla Russia. Questa tendenza ha suscitato preoccupazioni tra i cittadini, dato il contesto storico del Paese e le tensioni ancora esistenti con le regioni separatista di Abkhazia e Ossezia del Sud.

Il sostegno di figure influenti come Bidzina Ivanishvili, fondatore di Sogno Georgiano, sottolinea l’importanza di fare leva su una narrazione che si contrappone alle influenze occidentali. Il recente avvicinamento ai valori tradizionali da parte di Kavelashvili è stato risaltato da Ivanishvili stesso, che lo ha descritto come l’ideale rappresentante di una famiglia georgiana. Queste dichiarazioni si inseriscono in un contesto più ampio di politica interna, dove il dialogo sulle scelte strategiche dell’ex Repubblica sovietica continua a essere al centro dell’attenzione sia locale che internazionale.

Interazioni internazionali e sanzioni

L’intreccio tra la crisi politica interna e le reazioni a livello internazionale si fa sempre più evidente. Gli Stati Uniti hanno recentemente imposto sanzioni a 20 esponenti al governo, accusandoli di compromettere la democrazia in Georgia. Tale realtà si accompagna all’attenzione suscitata dalla comunicazione tra il presidente francese Emmanuel Macron e Ivanishvili, che da molti è stata interpretata come un segno di scetticismo da parte dell’Occidente riguardo all’attuale governo.

Questa dissociazione tra le istituzioni europee e il governo di Tbilisi potrebbe influire in maniera significativa sulle future dinamiche politiche del paese. Con Zourabishvili in cerca di sostegno internazionale e la pressione interna in aumento, le settimane a venire si preannunciano cruciali per il futuro della Georgia e la sua ricerca di stabilità e integrazione europea.

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