Tensioni in Senato: Meloni critica il Manifesto di Ventotene, l’opposizione insorge.

tensioni in senato sul manifesto di ventotene tra maggioranza e opposizione, con accuse di attacco alla democrazia e critiche alla posizione della premier meloni sull’europa.
"Meloni critica il Manifesto di Ventotene in Senato, scatenando reazioni dell'opposizione." "Meloni critica il Manifesto di Ventotene in Senato, scatenando reazioni dell'opposizione."
tensioni in senato nel 2025: meloni attacca il manifesto di ventotene, scatenando la reazione dell'opposizione

Nuove tensioni hanno caratterizzato la giornata odierna in Senato, dove il confronto sul Manifesto di Ventotene ha acceso un acceso dibattito tra maggioranza e opposizione. La presidente dei senatori di Italia Viva, Raffaella Paita, ha definito le affermazioni di Giorgia Meloni “un fatto grave per la democrazia”. In risposta, il leghista Claudio Borghi ha attaccato il manifesto, definendolo “uno dei testi più orribilmente antidemocratici”. La presidente di turno, Licia Ronzulli, è intervenuta per ristabilire l’ordine, ricordando ai senatori che “non siamo allo stadio”.

La bagarre di ieri alla Camera: cosa è successo

Le tensioni non sono emerse oggi, ma affondano le radici nel dibattito acceso di ieri alla Camera. Prima di partire per Bruxelles, Giorgia Meloni ha scatenato polemiche con una critica diretta a specifici passaggi del Manifesto di Ventotene, considerato uno dei documenti fondamentali dell’Unione Europea. “Non è la mia Europa”, ha dichiarato la premier, provocando le proteste delle opposizioni. La situazione è degenerata al punto da costringere la presidenza a sospendere la seduta per ben due volte.

Durante il suo intervento, Meloni ha citato alcuni estratti del manifesto, generando un acceso dibattito tra i presenti. “Spero che chi ha richiamato il manifesto non lo abbia mai letto, perché l’alternativa sarebbe spaventosa”, ha affermato, prima di leggere frasi come: “La rivoluzione Europea per rispondere alle nostre esigenze dovrà essere socialista”. La premier ha continuato, ironizzando su affermazioni come “La proprietà privata deve essere abolita, limitata…”.

Il suo discorso ha toccato anche concetti più complessi, come la visione di una “dittatura del partito” che, secondo il manifesto, dovrebbe formare un nuovo stato e una nuova democrazia. Queste dichiarazioni hanno alimentato un acceso dibattito, evidenziando le profonde divergenze tra le forze politiche.

Le reazioni in Senato e le prospettive future

In un clima di crescente tensione, le reazioni in Senato non si sono fatte attendere. L’opposizione ha alzato la voce, sostenendo che le affermazioni della premier non solo sono inaccettabili, ma costituiscono anche un attacco diretto ai principi democratici. La reazione di Borghi e di altri senatori della Lega ha messo in luce come la questione del Manifesto di Ventotene sia diventata un campo di battaglia ideologico.

In questo contesto, il dibattito si sposta ora su come la maggioranza intenderà rispondere alle critiche e se ci saranno ulteriori sviluppi riguardo alla posizione del governo sull’Europa e sui suoi fondamenti. Le parole di Meloni, infatti, non solo hanno acceso il dibattito in aula, ma hanno anche sollevato interrogativi su quale direzione prenderà l’Italia nel contesto europeo.

Con un panorama politico in continua evoluzione, è evidente che il tema del Manifesto di Ventotene continuerà a dominare le discussioni, con le opposizioni pronte a far sentire la propria voce e la maggioranza chiamata a giustificare le proprie posizioni. La tensione è palpabile e il futuro del dibattito politico si preannuncia ricco di colpi di scena.

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