Tezepelumab: l’anti-Tslp si rivela efficace contro la rinosinusite cronica con poliposi nasale

tezepelumab offre nuove speranze nella gestione della rinosinusite cronica con poliposi nasale, mostrando efficacia nel ridurre polipi e necessità di interventi chirurgici.
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Tezepelumab dimostra efficacia nel trattamento della rinosinusite cronica con poliposi nasale, offrendo nuove speranze ai pazienti nel 2025

Tezepelumab: Un Nuovo Strumento nella Lotta Contro la Rinosinusite Cronica con Poliposi Nasale

Tezepelumab è un anticorpo monoclonale anti-Tslp, che ha mostrato risultati notevoli nella gestione della rinosinusite cronica con poliposi nasale. Questa innovazione è stata presentata durante un incontro stampa a Milano il 11 marzo 2025, organizzato da AstraZeneca, dove il professor Giorgio Walter Canonica, esperto di medicina personalizzata presso l’Humanitas University, ha illustrato i risultati dello studio di fase 3 noto come Waypoint.

Un farmaco innovativo per una condizione complessa

Tezepelumab si distingue come l’unico biologico approvato in grado di intervenire direttamente sulla barriera epiteliale, un elemento fondamentale nella gestione della rinosinusite cronica. I dati presentati al Congresso dell’American Academy of Allergy, Asthma and Immunology e pubblicati sul New England Journal of Medicine dimostrano che questo trattamento può ridurre in modo significativo la gravità dei polipi nasali e la necessità di interventi chirurgici o di corticosteroidi sistemici, rispetto al placebo.

Il professor Canonica ha chiarito che le allarmine, citochine epiteliali attivate da danni alla mucosa respiratoria causati da allergeni, inquinanti o virus, rivestono un ruolo cruciale nella risposta immunitaria infiammatoria. Tra queste, il Tslp è particolarmente significativo, poiché può influenzare il rimodellamento delle vie aeree nei pazienti con asma.

Un approccio multidisciplinare necessario

Un punto interessante emerso dalla discussione riguarda la comorbidità tra asma e poliposi nasale. Canonica ha evidenziato che il 42% dei pazienti con asma grave presenta anche poliposi nasale, come indicato dal registro italiano dell’asma grave. Questo dato sottolinea l’importanza di un consulto multidisciplinare per una gestione ottimale dei pazienti. “Non possiamo ignorare la comorbidità”, ha affermato il professore, enfatizzando la necessità di un approccio integrato per affrontare le complessità di queste condizioni.

Un futuro promettente per i pazienti

Con l’introduzione di tezepelumab, i pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale possono nutrire speranze per un miglioramento significativo della loro qualità di vita. I risultati dello studio Waypoint non solo confermano l’efficacia del farmaco, ma aprono anche nuove opportunità per la ricerca e il trattamento di condizioni respiratorie complesse. La comunità medica osserva con interesse questi sviluppi, consapevole che un trattamento efficace può fare la differenza nella vita quotidiana di molti pazienti.

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