Time Square a Flashback Habitat: la piazza che racconta la vita frenetica e multiculturale di New York

Un’Esposizione Unica a Torino

Dal 1 dicembre al 31 marzo, Flashback Habitat, sulla collina torinese, ospita la mostra-progetto intitolata “Time Square. L’arte in piazza trascende il tempo” ideata da Alessandro Bulgini. Questa esposizione innovativa si sviluppa in 16 stanze, ognuna caratterizzata da pareti di colori diversi, progettate dall’architetto di interni Paolo Genta. All’interno di ogni stanza, un’opera d’arte dialoga con un’insegna pubblicitaria, creando un’atmosfera che richiama le piazze, luoghi in cui la storia umana si intreccia con palazzi antichi e insegne. Queste insegne, loghi e simboli del consumismo e dello stile di vita contemporaneo, cercano di connettersi con la storia delle grandi piazze, testimoni della storia dell’umanità.

Un Invito a Sviluppare Immagini Mentali

Come spiega il curatore Alessandro Bulgini, l’obiettivo di questa mostra è stimolare la nostra capacità di elaborare immagini e di percepire stimoli diversi. “Vorrei invitare le persone a osservare attentamente ciò che le circonda e a creare immagini mentali, a sviluppare sogni, a guardare avanti ma anche indietro alla ricerca di emozioni e condivisioni”, afferma Bulgini. La piazza, secondo lui, rappresenta una metafora dell’incontro umano, un luogo stratificato, vivo e in continua trasformazione.

Insegne e Arte: Due Facce dello Stesso Sistema

Le stanze della mostra sono dominati da grandi insegne di case automobilistiche come Alfa Romeo, Peugeot, Fiat, Lancia e Renault, così come da insegne di compagnie petrolifere come Shell, Tamoil, Esso ed Eni. Non mancano neanche marchi famosi come McDonald’s, Rolex e Michelin. Bulgini cita Andy Warhol, che una volta disse: “La cosa più bella di Firenze è McDonald’s”, per sottolineare come l’arte e il consumismo possano essere due aspetti complementari dello stesso sistema. Tutto può essere ricontestualizzato. Tra le opere esposte, troviamo “Piazza d’Italia-Malinconia” del 1949 di Giorgio de Chirico, affiancata da un’insegna di McDonald’s, una Vergine addolorata del XVII secolo di Giuseppe Antonio Petrini di fronte al marchio Fiat e una fotografia di guerra di Gabriele Basilico intitolata “Beirut” del 1991, allestita in una stanza con una grande insegna di Tamoil. “Ognuno può fare le proprie associazioni…” conclude Bulgini.

Questo progetto artistico unico offre al pubblico l’opportunità di riflettere sul rapporto tra arte, consumismo e storia umana, invitandoci a guardare oltre le apparenze e a scoprire nuovi significati nelle immagini che ci circondano. La mostra “Time Square. L’arte in piazza trascende il tempo” è un’esperienza che non dovrebbe essere persa.