La procura di Taranto ha avviato un’indagine su tre medici e un infermiere dell’ospedale San Pio di Castellaneta dopo la morte di un paziente di 73 anni, proveniente da Massafra. Il decesso è avvenuto dopo un incidente in ospedale, dove l’uomo, in attesa di dimissioni, sarebbe caduto accidentalmente da una barella. Questa notizia ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e le pratiche del personale sanitario, attirando l’attenzione dei media locali.
I fatti dell’incidente in ospedale
L’incidente che ha portato alla morte del 73enne risale al 15 gennaio. Secondo le ricostruzioni, il paziente era stato ricoverato in ospedale a causa di un malessere e, dopo esser stato sottoposto a diverse indagini mediche, era stato dichiarato pronto per le dimissioni. Mentre attendeva il figlio, che doveva riportarlo a casa, ha subito una caduta che ha causato gravi ferite. Questo evento ha avuto conseguenze tragiche e ha suscitato la preoccupazione dei familiari, i quali hanno deciso di presentare denuncia ai carabinieri locale.
Le indagini si stanno concentrando sulle circostanze specifiche che hanno portato alla caduta. Era stata garantita una sorveglianza adeguata prima dell’incidente? Sono state rispettate le procedure necessarie per la sicurezza dei pazienti? Questi interrogativi sono fondamentali per comprendere le dinamiche di quanto accaduto e per chiarire eventuali responsabilità da parte del personale medico coinvolto.
La reazione dei familiari e il supporto legale
Dopo la tragedia, i familiari del 73enne si sono attivati per capire come fosse possibile che un simile incidente si fosse verificato in un luogo che dovrebbe garantire la massima sicurezza ai pazienti. Con l’assistenza degli avvocati Rosalba Balestra e Fabio Chiecchia, hanno deciso di presentare una denuncia, spingendo affinché si faccia chiarezza sulle responsabilità . Questo passo segna l’inizio di un lungo processo che mira ad affrontare le problematiche legate alla vigilanza in ospedale e alla gestione dei ricoveri.
I legali dei familiari stanno ora concentrando i loro sforzi sul raccogliere prove e testimonianze per costruire un caso solido. La loro determinazione è rivolta non solo al riconoscimento di un potenziale errore medico, ma anche a cercare giustizia per la perdita subita. L’auspicio è che questo tragico evento possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche operative all’interno delle strutture sanitarie.
Il ruolo della procura e l’autopsia
Il pubblico ministero Rosalba Lopalco ha avviato un’azione formale per fare luce su quanto accaduto, ordinando un’autopsia sul corpo del defunto. Questa analisi fornirà informazioni critiche sulle cause della morte, contribuendo a chiarire se le ferite subite dall’uomo al momento della caduta siano state effettivamente letali. La notifica dell’esame è stata effettuata anche agli indagati, consentendo loro di nominare consulenti di parte per assisterli nel processo.
Le indagini dei procuratori mirano a valutare la gravità delle responsabilità e a stabilire se i reati ipotizzati, come colpa medica e omissione di custodia, siano realmente configurabili nel caso specifico. La procura di Taranto sta dando priorità a questa indagine, consapevole della sensibilità della situazione e delle sue ripercussioni sulla comunità locale, già scossa dall’accaduto.